PUNTI DI VISTA

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UN GIARDINETTO A CIASCUNO NON FA MALE A NESSUNO?

>> lunedì 27 dicembre 2010


Premesso che sono il primo degli ignoranti vorrei affrontare un problema che ritengo affligga il francavillese di nascita e non, che se non verrà affrontato e  tentato di risolvere in ogni modo, lo trascinerà ancora più a fondo e ancora più distante da quelli che dovrebbero rappresentare i “valori” minimi per potersi considerare un popolo e un paese civile. I segnali che in questo momento mi arrivano sono totalmente sconfortanti. Leggo dai vari blog  e dai forum più disparati delle vicende che fanno del nostro paese  il paese dei balocchi per antonomasia. Non mi riferisco ai pinocchio o agli asinelli presuntuosi che pretendono il rispetto senza fare niente per meritarselo, vedasi all’uopo i grandi mistificatori delle verità che abbiamo votato, mi riferisco al mio concittadino che tutto permette purchè ogni misfatto perpetrato dai pinocchio e dagli asinelli non venga commesso con un evidente intento di danneggiarlo direttamente. E così, come si suol dire, dai oggi e dai domani, questo paese è diventato terra di conquista e di soprusi di ogni genere. Che intelligenza. Capire che non bisognava toccare il singolo ma la massa. La massa non si sente minacciata fino a che non sarà troppo tardi. Mattone dopo mattone, uno dietro l’altro, hanno demolito ogni resistenza dei più con la semplice accortezza di non pestare i piedi a nessuno in maniera esplicita . Quello che è peggio è che la totalità dei cittadini è conscia di quella strategia, ma cosa importa……."tanto mica vengono a vangare il mio giardinetto"!! Sembriamo tanti spettatori a bocca aperta comodamente seduti in poltrona a guardare il film del nostro essere cittadini inutili per 5 anni, in attesa di essere rispolverati per una alzata di mano ogni 5 anni e poi rimessi a custodire un’insulso giardinetto  dove la speranza di poter diventare migliori non potrà crescere mai perché soffocata dalla vigliaccheria dei dopo farò e dei dopo dirò. Siamo in attesa di qualcosa che non riusciamo a comprendere, di qualcosa che sappiamo esistere altrove ma non qui. Non siamo nemmeno preoccupati. Ci incontriamo, facciamo  i pettegolezzi che ci permettono di fare, sorridiamo a mezza bocca e parliamo a bassa voce, tramiamo nell’ombra  e ipocritamente ci abbracciamo facendo finta di non avercela con nessuno e poi soddisfatti ritorniamo felici al nostro giardinetto numerato a fare finta di contare qualcosa e pronti ad indignarci ma non più di tanto. Intanto da 50 anni nel paese dei balocchi ha cominciato a morire la speranza .I nostri figli lo hanno capito prima di noi e non si fanno illusioni. Reagiscono nei modi  che da qualche giorno abbiamo cominciato a comprendere. Quale spettacolo diverso, del resto, proponiamo loro quando si avvicinano per la prima volta alle istituzioni?Quale messaggio diverso dovrebbero ricevere quando capiscono che è già pronto da qualche parte un bel giardinetto anche per loro? Come fare una colpa a questi giovani se si ritrovano dei genitori, dei fratelli maggiori, dei familiari a cui non interessa il loro futuro?Allora, dico, vuol dire che siamo perduti per sempre?No. Possiamo ancora rimediare. Dobbiamo dare un segnale forte. Per gradi e sempre più incisivo. Cominciamo con lo stabilire una tregua tra chi si crede di destra e chi si crede di sinistra. Tra chi è convinto di essere migliore di un altro solo per nascita e chi invece ritiene di esserlo diventato, tra interisti e milanisti e iuventini, tra i cattolici ed i musulmani con la premeditata consapevolezza di poter ridiventare forti e ritornare nel più breve tempo possibile i padroni indiscussi del nostro destino. E quando questo miracolo sarà diventato tangibile ed inconfutabile e ci saremo liberati da questa classe di omminicchi, potremmo anche ritornare alle origini delle nostre convinzioni  ma questa volta fortificati da una esperienza di vita unica, che ci ha insegnato che la dignità dell’uomo  non è merce che può essere comprata o barattata da chicchessia,  che la dignità, quale valore insopprimibile ed incorruttibile nella società civile, al di sopra di ogni credo politico, si pone baluardo a difesa del diritto ancor prima che questo prenda consapevolezza nella nostra mente. Dietro l’azione congiunta dei più  che combattono una battaglia sotto un’unica bandiera, non c’è omminicchio che tenga. Solo con questa convinzione la massa esonderà. Finalmente.

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IL SANTO NATALE E CERTA GENTE

>> giovedì 23 dicembre 2010

Natale? Esiste solo nel cuore dei bambini. Per fortuna in quel posticino alberga ancora. E sarà sempre così. Noi adulti ci sentiamo più buoni e pronti alla lacrima magari, ma siamo già proiettati al dopo epifania, a decidere sul futuro delle nostre zanne. Chi più e chi meno e chi per nulla. Ma siamo fatti così. A Natale abbiamo, come dire, un ripensamento sul nostro comportamento. Ma l’istinto spinge e lo fa abbassando i livelli della dignità personale, dell’amore per il prossimo, dell’orgoglio tramandatoci dalla sofferenza di chi ci ha preceduto. E’ nella natura dell’uomo. Nel suo bisogno quotidiano di emulare il migliore spesso sacrifica per strada i fardelli più pesanti da portare, quelli che ho poco fa menzionato, e nel farlo, si ritrova impoverito dell’ideale e senza più risorse. Arriva ugualmente alla sua meta e non si accorge di essere riuscito ad emulare invece, solo il peggiore degli esseri umani. La cosa più triste è che riesce a farlo con il consenso dei suoi simili più o meno consapevoli sui suoi veri fini. Tanto per non cambiare, guardiamo alla politica. L’evoluzione della nostra specie ci ha portato nel punto dove siamo e perfettamente carenati per i compiti che assolviamo ogni giorno. Abbiamo capito che ciò che è buono bisogna tramandarlo e che tutto quello che è cattivo lo dobbiamo tramandare lo stesso affinchè le generazioni future non abbiano a ripetere gli errori delle generazioni passate. Ogni tanto, a Francavilla spesso, i meccanismi si inceppano. Il cattivo esempio torna a prevalere su quello nobile, lo annichilisce, lo snatura, lo rende asservito. La storia passata non ci ha insegnato nulla. Ci siamo riempiti la bocca dei proponimenti più alti e più nobili ma…..eccoci qua…..oggi è peggio di ieri. I cittadini, il popolo asservito, sempre più muti. Oggi, come è giusto che sia, ci scagliamo tutti verso il sindaco per il modo distorto, (gli faccio un complimento astenendomi dall’utilizzare epiteti ancora più pesanti) in cui interpreta il suo ruolo, per il modo in cui utilizza strumenti e risorse e facoltà che nel 2008 la maggioranza dei cittadini votanti di Francavilla gli ha conferito fiduciosa nel cambiamento. Abbiamo capito che non è, e non sarà, l’eroe che la stessa maggioranza si aspettava scendesse dal cielo su fulmini e saette per riportare la giustizia amministrativa in una città che si pensava avesse toccato il fondo con la precedente Amministrazione. Ma mi permetto farvi notare che questo signore non è da solo a tirare le leve e a spingere i bottoni. E’ attorniato e coadiuvato da individui uguali a lui, quelli che il pelo sullo stomaco ce lo hanno bello lungo, che lo supportano nella gestione molto relativa della “cosa” pubblica. Già….tutti hanno imparato la poesia a memoria intitolata “Per il bene di Francavilla”.Ma che eroi. Lo fanno per noi e di contro noi che facciamo?Li contestiamo, li condanniamo, li esortiamo a tornare a casa in quanto incapaci a gestire sé stessi figuriamoci la cosa pubblica. Bene, inutile tornare su discorsi che facciamo ormai da anni. Per combatterli è necessario scendere in piazza, i blog e Facebook sono strumenti eccezionali per comunicare e divulgare la voce del dissenso dei cittadini sensibili e attenti, ma al nemico,perché così sono da definire, per non soffrire più di tanto - ammesso che abbia ancora la sensibilità di poterlo fare ancora - basterà semplicemente stare lontani dalle realtà di cui sopra e continuare imperterriti nei loro disegni di sconquasso della città . Non dimenticate che questi, i “valori”, se li mangiano con il cappuccino a colazione. Allora propongo una strategia. Pubblica e coinvolgente l’intera società francavillese, rivolta ai partiti che si riconoscono concorrenti, antagonisti, nemici di quella correntucola comunale che si sono costituiti ad hoc per continuare a fare i porci comodi loro, ed a tutti i cittadini che vogliono giustizia per essere stati traditi, presi per i fondelli, strumentalizzati, abbracciati prima e presi a calci poi, ai cercati ed abbracciati disperatamente ed affannosamente con fare mendicante (voce del verbo mendicare) a casa, al supermercato, al bar,dalla parrucchiera, al telefono, e poi dimenticati l’indomani del voto, ognuno tradito ed abbandonato nella sua illusione di aver contribuito a “cambiare” qualcosa che di colpo è diventato incerto, non più definito, sbiadito. Propongo ad ogni cittadino di astenersi dal riconoscere nell’uomo e nel consigliere comunale di “maggioranza” una persona meritevole di attenzione, di saluto e di rispetto . Chiedo ad ogni francavillese che si riconosce in una di quelle persone che ho sopra elencato, di togliere il saluto a “questa gente”, specializzata solo a tenere alto il moccolo dei propri interessi personali. A questi fantasmi bisogna rinfacciare in ogni momento della giornata, in ogni occasione, la colpa grave della quale si stanno macchiando. Così facendo faremo loro capire che ce l’abbiamo anche con loro, corresponsabili dello sfacelo in cui questa Amministrazione ha precipitato l’intera città. Stessa cosa anche per i “consiglieri ” senza una identità precisa, i fuoriusciti da questo o da quel partito, quelli che si sono inventati un gruppo per giocarci da soli con il loro giocattolo, che sono stati votati sotto una bandiera da persone che magari ci credevano in quella bandiera e adesso sono lì a rappresentare solo se stessi. Ve li raccomando. Queste sono persone da cui bisogna guardarsi. La città deve agire prontamente e con veemenza e provvedere ad isolarle, semplicemente ignorandole. Il rispetto della cittadinanza devono guadagnarselo con una attività amministrativa propositiva per la città, coerente con un programma politico, ineccepibile sotto ogni punto di vista. Propongo inoltre che in ogni ricorrenza pubblica i cittadini si facciano promotori di iniziative che al meglio rappresentino il malessere della città verso i suoi amministratori. Propongo ancora di scendere in piazza tutte le domeniche e distribuire a tutti i cittadini dormienti di Francavilla manifestini informativi sulla reale situazione di Francavilla.Ritengo siano poche le persone che hanno il “polso” del momento politico qui a Francavilla.Vorrei ricordare che quanto più costoro ignorano la realtà dei fatti, tanto più potranno essere considerati potenziali ri-elettori di “questa gente”. Propongo incontri pubblici di piazza ogni domenica, dove saranno invitati i nostri beneamati consiglieri di maggioranza a rappresentarci le ragioni del loro sostegno a questa Amministrazione. Troppo comodo tenere le mani in pasta decidendo delle sorti di una città e astenersi dal confronto con i suoi cittadini. A pensarci bene questa è gente che non parla di programmi da quasi 3 anni. Ammesso che in campagna elettorale lo abbiano mai fatto. Propongo che ad ogni Consiglio Comunale un nutrito numero di cittadini, pacificamente e rumorosamente, esternamente al Palazzo Comunale, faccia sentire la protesta per quella farsa che si sta perpetrando all’interno dello stesso. Propongo insomma azioni rumorose in ogni circostanza e se per questa non dovesse ricorrerne l’occasione, crearcela ad hoc. Bisogna uscire da dietro i nostri pc e portare la protesta in piazza. Domani nessuno potrà negare di aver capito, nessuno potrà dire “io non lo sapevo”. Per Natale e l’anno che verrà spediamo una cartolina ai consiglieri di maggioranza del Consiglio Comunale, non con gli auguri ma con la seguente frase: “Voi non ci rappresentate”-Firmato: La parte buona della città.

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IO CI RIPROVO

>> domenica 5 dicembre 2010

Non che mi senta in qualche modo indispensabile alla comunità francavillese, ma devo dire che questa assenza da così lungo tempo da queste pagine un pò comincia a pesarmi.Quando ho pensato che questo mio microscopico progetto avrebbe potuto dare voce all'intera cittadinanza e dove ognuno di noi,mattoncino su mattoncino, avrebbe potuto contribuire a rendere più credibile il futuro agli occhi dei nostri figli e nel contempo sentirci bene per averci semplicemente provato con una proposta,una denuncia,un progetto, un parere, una condivisione di intenti, una esperienza raccontata e altre mille azioni mirate allo scopo, mi sono sentito un pò Robin Hood. Oggi vedo che Facebook assolve efficacemente tale compito. Non dico purtroppo, dico per fortuna. Assolve in primis il suo compito più importante.Quello di far parlare tra di loro le persone.In tempo reale e senza le maschere.Questa è una gran cosa.Sono veramente contento di questa opportunità. Quindi, in conclusione.Io ci riproverò.Voglio essere il megafono delle grandi e (soprattutto) delle piccole cose.Sarà ovviamente il mio punto di vista ma sarò felice di confrontarlo con chiunque. I motivi sono esplicitati meglio sotto la foto della nostra città, sotto l'intestazione del blog. Un'ultima cosa, partecipate con i vs. suggerimenti e condividete i vs. punti di vista. Non farlo farà il gioco di chi vuole tenervi sotto il suo tallone. Il blog e quanto di simile ci inventeremo, sarà la lente di ingrandimento sotto la quale tenere bene a fuoco l'operato dei nostri simpatici venditori di petrolato.

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NO COMMENT

>> sabato 2 gennaio 2010



30 dicembre 2008- Località Contrada S.Cecilia



368 giorni dopo. A 2 giorni dal vento e a 3 da quello della memoria.

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ULTIMO AVVISO


Ultimo avviso.Le lastre stanno veramente per distaccarsi dal telaio che non ha più consistenza.Girate al largo e si salvi chi può.( Ma casso... almeno transennate!!)

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GUARDIAMO OLTRE










Beh... diamoci una mossa!! Restituiamo un pò di dignità a questo viale Nettuno martoriato. Il momento non è tra i più favorevoli per la città che non può permettersi il rifacimento dei marciapiedi dello stesso viale ma se possiamo intervenire subito con la rimozione delle ormai inutili pensiline che, non più utilizzate dai cittadini in attesa dell'autobus, deturpano ferocemente il marciapiede lato mare impedendo di scorrere con l'occhio in tutta la sua lunghezza lo stesso da via Pola alla Sirena. Ricordo che ce ne sono solo due da rimuovere, più precisamente, nei pressi della stazione davanti ad alcune sedi politiche, e davanti ai giardinetti delle scuole media F.Masci. I cittadini dalle acute vedute sentitamente ringraziano.

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