PUNTI DI VISTA

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FANTASCIENZA? FORSE NO.

>> venerdì 21 gennaio 2011


A tutta la politica francavillese. Per favore non ricominciate le vostre campagne elettorali coi i soliti: "Fascisti", "comunisti", "democristiani","berlusconiano", e "lu partite de bbaffone"   e chi più ne ha più ne metta. Per un motivo. Perché chi abbiamo identificato con questi  epiteti  almeno aveva una faccia ed una identità. Uommene o omminicchi,  sapevamo con chi avevamo a che fare. Con qualche dovuta eccezione mi permetto di dirvi che invece con il vostro deplorevole comportamento, ci avete abituato al circo dei quaquaraquà. Agli altolocati partiti ed alle liste civiche in formazione con molto poco rispetto chiedo  di tenere serrati ai loro guinzagli gli spacciatori di menzogne che si stanno preparando a prendere per l'ennesima volta per il sedere questa comunità. Vi chiedo inoltre di ascoltare ed interpretare i messaggi che provengono dai cittadini, vere vittime di questo sistema così ferocemente francavillese e non la voce dei padroni di Chieti e provincia già pronti ad edificare un nuovo ponte per venire, o meglio, tornare ancora una volta a fare la spesa gratis dei nostri voti in occasione delle prossime tornate elettorali provinciali,regionali e Dio solo sa cos'altro. A tutti i francavillesi stanchi di questo giochetto: sappiate che la nostra città ha la forza e la potenzialità di mandare i propri rappresentanti  non solo in provincia o in regione ma anche sulla luna. Non rivendicate le stupide posizioni di campanile del  partito  di cui vi siete sempre fidati o che ha rappresentato un vostro ideale politico  se lo stesso vi propina il solito idiota di turno travestito da joystick. Non lo votate. Qui non è più questione di destra o di sinistra ma una questione di uomini. So che ho fatto la scoperta dell’acqua calda ma è meglio ripeterla fino alla nausea questa storia. Temo inoltre, il noto e consolidato atteggiamento dei francavillesi che,menefreghisti per professione, imperterriti, esercitano il loro diritto di disinteressarsi alle vicende politiche rivendicando così, ad ogni elezione, l’altrettanto sacrosanto diritto ad essere presi per il culo senza possibilità d’appello. Di tutte le vicende appena trascorse, il 90 % dei votanti ignora perfino le vicende più eclatanti. Il pericolo che “certa gente”, consapevole di tale carenza di informazione, o meglio, di queste innocenti non consapevolezze,   vada a riconsolidare le proprie posizioni, torno a dire, Incombe minaccioso. “Certa gente”, quella appena mandata a casa, si sta riorganizzando meditando la vendetta. La vendetta……. Se dovessimo vendicarci noi , di contro, dovremmo stracciare il loro certificato di residenza e trasferirli tutti ai confini di Ortona  di Miglianico e di Pescara. Qui urge una strategia comune a tutti i partiti e  alle liste civiche che intenderanno competere nella prossima elezione. Parlare a chiare lettere ai cittadini e spendersi affichè non passi il solito messaggio del “IO SONO MEGLIO DI LUI” perché è proprio su questo terreno che i soliti noti  sono abituati a combattere. Qui perderemmo ancora una volta la battaglia e ci ritroveremmo ancora su questi luoghi virtuali a lamentarci e cospargerci il capo di cenere per come siamo stati ancora una volta così sprovveduti. Uso il termine sprovveduti perché oggi siamo ancora in tempo per porre in essere una strategia vincente contro questa gente. A mio parere, riterrei  quindi doveroso  fare informazione capillare inondando tutte le abitazioni della città di volantini il cui contenuto, almeno inizialmente, venga condiviso e sottoscritto da coloro, uomini e formazioni  politiche, che hanno sofferto e combattuto la uscente Amministrazione. Nello stesso volantino  andrà evidenziato con grande ed imparziale precisione, il succedersi degli eventi cittadini negli ultimi 33 mesi. Ognuno spiegherà le sue ragioni(che comunque non condivido) e questo, in qualche modo, darà una idea anche ai più disinteressati, del pantano in cui ci siamo cacciati. Dovranno essere messe a nudo le responsabilità di tutti gli attori del circo e gli stessi chiamati per nome. Fantascienza? Lo so. Chi avrebbe il coraggio di assumersi le responsabilità del suo comportamento in maniera così pericolosa?  Questa è la mia proposta e la mia sfida. Conclusasi la prima fase di informazione e chiarimento, le varie fazioni potranno ritornare ad arroccarsi sulle proprie posizioni non dimenticando di avere avuto una paternità in comune negli ultimi 33 mesi. Propongo un protocollo di  intenti che  individui il vero ed unico nemico da combattere: la politica ipocrita , interessata ai propri fini,  becera e senza rispetto per l’orgoglio di una città diventata lo zimbello dell’ intera regione.
P.S. Ai “galantuomini” che sono andati a casa: voi non siete stati traditi……siete stati semplicemente GIUSTIZIATI. La vostra sete di vendetta farà ridere di fronte alla ritrovata dignità dell’intera città.  

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LU PARTITE DE LU MATONE

>> martedì 4 gennaio 2011

“Lu partite de lu matone”.Me ne parlava mio nonno quand’ero un ragazzino, lo faceva sorridendo, con mille sottintesi che non ero in grado di recepire. Mi chiedevo: Ma come… il partito del mattone? Che significa…che i muratori…i carpentieri …i ferraioli…. Si erano messi insieme per  fare cosa??? I muri, le case, i ponti ? Ci ero andato molto vicino! Solo, piccolo particolare, che gli operai incolpevoli li realizzavano, e chi di contro, con il sudore di questi ultimi ed atti per niente leciti , diventava….come dire.., benestante. E’ la legge del mercato. Funziona così. Ci dobbiamo stare. Ma..e dico MA, se a questo giochino non attribuiamo il vero significato della parola “partito”, non riusciremo mai a capire la vera essenza del gioco. Quindi per Partito intenderemo“Associazione di cittadini riuniti sotto un'ideologia comune e organizzati in una struttura articolata e generalmente gerarchica, che svolge attività politica all'interno di uno Stato, al fine di governarlo o di incidere sulla sua conduzione politica”. Bella definizione. Non fa una piega. Pensato e realizzato sin dagli anni ’70 a memoria mia, a Francavilla, questi cittadini hanno ininterrottamente  e molto proficuamente posto in essere un sistema entro il quale i cittadini onesti fanno confluire i desideri, i progetti e sempre e comunque la speranza per un futuro migliore dei propri figli, e “loro”, grandi interpreti dei nostri sogni, lo assoggettano invece, ai loro biechi, torbidi e smisurati interessi personali. La categoria che più delle altre spicca per voracità è quella  degli imprenditori edili. Con qualche debita eccezione, ovvio. Da questo, la definizione “Partito del mattone”. Si,…..dirà qualcuno, ma che c’entra “Partito”? Già…ci stavo arrivando. L’imprenditore, oggi come nel passato, vista la concorrenza e seguendo le vie lecite, ben poco può fare per soddisfare il suo bisogno di fare business, ha scoperto che recandosi nelle sedi deputate della politica e ungendo gli incrostati ingranaggi della burocrazia, otteneva privilegi mai raggiungibili in una onesta, dignitosa e competitiva gara di appalto. Non nascondiamoci dietro un dito. Tutti e ripeto tutti sappiamo come vanno le cose. Nel nostro quotidiano siamo subissati da questo tipo di notizie e i giornali non parlano d’altro. Non ci vogliono le prove da esibire alla magistratura per avere il quadro chiaro delle cose come di fatto accadono. Chi fa il purista è ipocrita e imbecille per scelta. Francavilla del resto basta guardarla. Se la sono mangiata metro quadrato dopo metro quadrato. In nome del turismo che non esiste più hanno fatto cose folli. Tu fai passare una strada qui e io ti intesto un immobiluccio là. Facile. Hanno creato dormitori invernali che si prestano alle più torbide esperienze che la natura umana è in grado di suggerire. Fate un giro d’inverno  e anche d’estate per le strade di Francavilla nord e Francavilla sud e percorrete Viale Alcione e  Via F.P. Tosti e le loro traverse. Uno spettacolo desolante e preoccupante. Individuerete per ogni palazzo che scorrerete, una sola luce accesa, triste e nello stesso tempo inquietante. Abitazioni di persone oneste e proprietarie di un appartamento acquistato con chissà quali sacrifici, che di fianco ne ha un altro il cui proprietario per recuperare le “spese di condominio” ha affittato a persone che vi esercitano il mestiere più vecchio del mondo o peggio. Chiediamolo, a questi nostri concittadini abbandonati ed impotenti di fronte a questo fenomeno, se è ancora necessario continuare a costruire case per poi destinarle all’uso di cui sopra! Chiediamoci se sono ancora da costruire appartamenti in un paese che probabilmente ne ha più che gli stessi abitanti. Altro che ripresa dell’economia francavillese. Altro che volàno per l’occupazione. Per quarant’ anni la politica locale ha foraggiato solo ed esclusivamente il suddetto partito del mattone. I soldi erano lì e l’edilizia faceva da padrona tra i settori produttivi francavillesi. Minimo sforzo più minimo rischio, uguale massimo profitto. Nessuno dei nostri eletti aveva interesse a far decollare l’industria, il turismo, l’agricoltura, l’artigianato, i servizi e i loro indotti. Non hanno destinato una sola zolla del nostro territorio alla crescita e allo sviluppo  di quelle potenzialità! A cosa serviva del resto, preoccuparsi di quei cittadini, la quasi totalità, che di fatto viveva facendo mestieri non legati al settore edile? Si sono preoccupati solo dell’industria edile senza pensare che prima o poi i cantieri avrebbero terminato i lavori, i terreni si sarebbero esauriti e gli appartamenti sarebbero rimasti sfitti o invenduti perché Francavilla avrebbe potuto perdere la sfida con altre località che offrivano servizi di ben altra qualità. Guardiamocela la nostra bella Francavilla come è ridotta. Oggi, a gennaio del 2011, momento  tristissimo, stiamo ancora a fare finta di essere d’accordo con questi venditori di fumo che ci tengono per il naso. E gli portiamo pure rispetto a questi eroi delle Istituzioni.  Invitiamoli ad un pubblico dibattito tutte le domeniche a Palazzo Sirena, a renderci il conto di cosa stanno facendo per la città. Non gli assessori pilotati, ma i consiglieri di maggioranza veri responsabili del non fare, i veri responsabili di tutto quello che accade a Palazzo, i componenti del partito dei “cassi miei” che vale tanto quanto quello del  mattone perché anche se con finalità diverse, alla fine,  la macchia, sarà dello stesso sugo .

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