PUNTI DI VISTA

Lascia un tuo commento agli articoli .Qualunque esso sia.Astieniti invece se vuoi farlo con intenti volgari.Non è il luogo adatto a te.Grazie

C'ERA UNA VOLTA IL CARNEVALE

>> venerdì 16 gennaio 2009

Premessa: non c'è ancora nulla che renda la notizia ufficiale. Le voci che si rincorrono in questi ultimi periodi a Francavilla al mare sono voci sulla possibilità che, per quest'anno, il Carnevale d'Abruzzo non si faccia per niente. Un brutto colpo per il turismo, ma sopratutto un brutto colpo per l'intera città che perde uno degli appuntamenti più importanti dell'anno che riesce a mobilitare migliaia di persone dopo le festività del ferragosto francavillese. Quali sono, dunque, le cause? Il sindaco ha ribadito ultimamente con fermezza che le casse comunale sono sofferenti, a rischio quindi anche la Mostra del fiore. Giuseppe Iacone, il papà fondatore del carnevale di Francavilla, sulle pagine del giornale di ieri (Il Centro 15/01/2009/ nds) ha manifestato tutta la sua preoccupazione perchè, a quanto pare, oltre alla mancanza della tradizionale sfilata dei carri allegorici, non sia nemmeno garantita la festa mascherata per le via cittadine! Iacone ha lanciato un messaggio a coloro che negli anni addietro, hanno partecipato alla realizzazione delle kermesse, affinché lo spirito del carnevale non si affievolisca, come accaduto sul finire degli anni '70. La prima edizione nel 1956 fu il frutto di poche persone che vollero animare l'inverno cittadino con una sfilata allora abbozzata: un disco volante circondato da marziani, il funerale di Carnevale, il re Carnevale e un gruppo di volontari infermieri. Nonostante l'esordio poco felice le edizioni si susseguirono con grande entusiasmo, acquistando sempre maggiore importanza e diventando nel 1981, dopo una sospensione di circa sette anni nel periodo di austerity ('74-'80), per dimensioni e pubblico partecipante il Carnevale d'Abruzzo. Chi vi scrive, sin da bambino, partecipava alla realizzazione delle opere in cartapesta. Ho avuto modo di conoscere i personaggi storici del Carnevale di Francavilla, Il dott. Domenico Basti, il prof. Raimondo Volpe, Vittorio "Pulone", i fratelli Enzo e Sergio Selvaggi, Peppe Iacone che tra l'altro è mio parente, l'intramontabile Gabriele Simoncini e Rocco De Medio "Lu Pap'" e tanti, tanti altri amici. Ebbene, ognuno di loro, nel piccolo, è riuscito a trasmettermi un po' del loro sapere. Mi dispiace che in questi ultimi anni non si sia potuta realizzare una struttura che possa accogliere meglio uomini e strutture. Il capannone e deposito dei carri, nelle vicinanze della stazione FF.SS. è ormai diventato fatiscente e molto pericoloso per chi vi lavora. Spero, da persona che ha avuto e che ha a cuore le sorti del carnevale, che questa pausa possa dare rilancio all'evento portando novità e sopratutto tanta voglia di continuare nel migliore dei modi una tradizione importante per la città in cui viviamo. Voglio concludere con il ricordo di una frase che, nei tanti giorni trascorsi al freddo del capannone a fare cartapesta, rimbombava tra un discorso di politica e l'altro: "Vù sapè na cose?". "Lu Carnevale jè l'uniche cosa serije di Francaville".

Read more...

GESU' FERITO

>> domenica 4 gennaio 2009




Preghiamo il Cristo tutti i giorni affinchè faccia qualcosa per noi, ci segnamo con la croce frettolosamente e ci raccomandiamo. Tutto questo lo facciamo da sempre e ci riesce bene. Se poi lo facciamo quando passiamo davanti a "lu crucefisse" di Salita S.Franco "vale" di più. Peccato però, che da sempre troppo presi dal nostro fervore religioso nel "chiedere" qualcosa, ci siamo dimenticati di guardarlo, quel povero Cristo! Lui è sempre là, da decenni, entra in sintonia con te ogni giorno che passi, ti dà conforto e ti ammonisce, non fa promesse, fa sempre quello che tu gli chiedi, ma secondo le sue regole. Ma in una cosa non è bravo: non sa farsi guardare. E noi da bravi opportunisti che siamo, lo accontentiamo. Invito tutti, con questa mia breve ed affettuosa premessa, cittadini di passaggio, i cittadini che contano, le autorità civili e religiose ad alzare la testa e guardare con attenzione quella immagine lignea(di legno, quindi deperibile) e notare le pessime condizioni in cui versa il nostro crocifisso. Si perchè qualcuno possa chiedersi che questa straordinaria opera sacra, essendo stata messa lì per qualche nobile ragione, potrebbe essere abbisognevole di un rapido e risolutivo intervento di restauro evitando così che l'attuale ed evidente decadimento dell'opera, possa diventare ostativo al nostro povero Cristo di poter continuare ad essere uno dei principali punti di riferimento, come lo è stato per noi, anche per le generazioni future. Vi invito quindi ad andare a verificare con i vostri occhi e ai più pigri voglio risparmiare la passeggiata pubblicando le foto che ho fatto recentemente.Ne ho fatte tantissime ma ne pubblico solo tre. Sono disponibile anche ad una raccolta fondi fatta in pubblica piazza, davanti alle chiese la domenica, tutto chiaramente fatto alla luce del giorno. Se le istituzioni di cui sopra non vorranno interessarsi, ritengo debba essere il cittadino a dover tutelare un bene che non è solo materiale. Se chi trova un amico trova un tesoro, figuriamoci cosa troveremo in fondo al nostro cuore quando ci ritroveremo davanti al nostro crocifisso e la cappelletta restaurati.

Read more...

SANTA CECILIA DAY

Sono passati esattamente 65 anni dal 30 dicembre 1943, dal giorno in cui la nostra città, per effetto di una vigliacca regola nazista, (per ogni tedesco ucciso dovevano essere uccisi 20 italiani), rimase vittima della tragedia immane che al tramonto di quello stesso giorno la vedeva piangere le 21 vite spezzate dalla ferocia inaudita di altri uomini che, se sopravvissuti alla guerra, probabilmente non hanno nemmeno conservato il ricordo per quei tragici fatti. Per noi di contro, il ricordo di quel giorno lontano, esige la giusta traduzione di un atto di violenza che ancora oggi ci fa piangere e meditare, una traduzione fatta a beneficio dei giovani francavillesi affinchè possano, con la loro testimonianza, ripetere il giuramento sulla sacralità della vita e della inviolabilità del diritto alla vita stessa di ogni essere vivente. Il passaggio del testimone garantisce la promessa del viaggio e la sopravvivenza della speranza dell'umanità per un futuro migliore.

Read more...
"Questo sito/blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con cadenza periodica né è da considerarsi un mezzo di informazione o un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001".

  ©