PUNTI DI VISTA

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A TUTTI QUELLI CHE SI SONO ARRICCHITI ALLE SPALLE DELLA COMUNITA' FRANCAVILLESE

>> giovedì 24 febbraio 2011




Dedicato a quelli che non stanno né di qua, né di là. Che stanno dove stanno con un preciso intento, quello dell’arricchimento personale. Ma veramente pensate che le vostre malefatte non verranno addossate ai vostri figli e il vostro marchio anche ad essi impresso? La giustizia non ancora riesce ad agguantarvi ma quando lo farà in città rideranno in molti. Non basteranno tutti i soldi che avete sottratto alla comunità per cancellare la puzza che vi porterete addosso tutta la vita. Ed anche oltre. Vi dedico questo filmato. E’ proprio come questo paese vi vede e vi giudica. Non ve la tirate a Piazza Sirena. La maschera ormai, vi è caduta da tempo.

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PALLONARI

>> giovedì 17 febbraio 2011


L’articolo pubblicato oggi 17 febbraio, su “Il centro”, che riguarda le vicende politiche della nostra città, fa rabbrividire. Nulla contro il giornalista che riporta fedelmente su carta le dichiarazioni degli interessati, ma su quanto vuole l’articolo comunicare alla cittadinanza, beh….avrei qualcosa da ridire. La tunica presunta bianca che “questa gente” usa indossare in queste occasioni, questa tunica unta e bisunta mal candeggiata che si ostenta come se nulla fosse, questa tunica che sfacciatamente viene sbattuta in faccia ai francavillesi disinteressati alla politica, o porcamente interessati esclusivamente ai fatti loro per il tramite dei tunicati, deve essere loro strappata di dosso una volta per tutte. Quando un ecosistema si “stanca” di un suo organismo non fa altro che staccargli la spina. Cosa fa a questo punto quest’ultimo? Va a parassitare lo stesso con forme subdole ed ingannevoli pur di sopravvivere. La natura, come è evidente, insegna agli uomini come fare. Il sistema è la città, i parassiti, politicamente parlando, sono coloro che non trovano più spazio con i partiti con i quali hanno convissuto e militato da sempre e allora si arrangiano come possono. Questo ceppo è da distinguere, ovviamente, dal ceppo degli uomini e delle donne che, senza precedenti politici, rifiutano le logiche dei partiti così come noi li conosciamo. Almeno fino ad oggi, domani vedremo. Coloro che non hanno trovato più spazio, per ripetermi, sono quelli più pericolosi. Sono gli stessi che nell’intervista di cui sopra, dichiarano : (copio ed incollo dal quotidiano) ”Forza Francavilla e Abruzzo e libero si presenteranno con un nuovo progetto politico e con un proprio candidato sindaco oppure in appoggio a un soggetto che riesca a riunire tutta l’area moderata”, “anche al di fuori dei partiti, abitualmente macchinosi e lenti nelle scelte. Ma la città non può aspettare perché ha bisogno di un progetto concreto. La scorsa volta, i partiti hanno fallito”, “come il PD che non ha sostenuto Di Quinzio”.
Quanto sopra secondo la dichiarazione di Carlo Matricardi. Quindi, a mio modesto avviso: 1)Forza Francavilla si presenta con un nuovo progetto politico. Certo che se le premesse sono le stesse che ha posto in essere nella fase di supporto al “misticotto” della precedente amministrazione, stiamo freschi. Il messaggio che non riesce a passare nel preludio di questa stonata sinfonia è sicuramente quello della coerenza dell’ideale politico a cui si era ispirata nelle precedenti elezioni. Infatti, nata lista civica di dx e poi bastone del pensionamento forzoso degli ex 4 del PDL, ha governato, unitamente a forze sconosciute e per mano degli stessi 4 piccioni, la città, tenendola al giogo del ricatto per mezzo dello stesso sindaco consenziente o meno, ……. OGGI, “FORZA FRANCAVILLA”, si assurge a PROMOTORE DI UN NUOVO PROGETTO POLITICO PER LA CITTA’. Siatene certi, questi non riusciranno nella loro impresa. Almeno non direttamente. Non sono carenati per raggiungere i loro obbiettivi con le proprie forze, anche se a Francavilla tutto è possibile. Aspettano il ballottaggio, per sistemarsi sulla sedia migliore. Stanno affilando gli uncini per appendersi alle palle del nuovo sindaco, chiunque sia, e questo comporterà la capitolazione definitiva dell’intera città. Non si sopravvive a questo martirio civile dopo 2 anni e mezzo di immobilismo assoluto.
2)  Nello stesso messaggio  a reti unificate, Matricardi parla di “riunire l’area moderata”. Una espressione di così esplicita ed elevata strategia, merita una valutazione. Certo, tu sei di destra, ma se ti ci avvicini ti sparano i pomodori a vista, a sx non ci puoi andare perché c’è la parte tosta dei piddini che ti farebbe bersaglio di qualche altro tipo di ortaggio, allora che fai? Il moderato. In quell’ area il posto è tanto e confuso e figuriamoci se UDC e FLI(locale) e API e compagni fanno storie. I moderati, riconosciamolo, sono quelli più facili da pilotare, sono da sempre l’ago della bilancia. Se non sei peso e spessore quindi, di dx o di sx, che fai? Fai l’ago. Che bello fare l’ago. Comodo. Senza responsabilità,….se succede qualcosa non è colpa mia,…….. poi….c’è sempre qualcuno che decide al posto mio…….. che desiderare di più? Si condivide, per modo di dire, il programma del candidato sindaco che si vuole appoggiare e il gioco è fatto. Il capolista felice va ad appendersi con gli uncini da qualche parte e Francavilla paga. Un appello ai moderati. Attenzione a voi aghi. Il futuro della città, qualunque cosa ne dicano le coalizioni di dx e sx, dipende da voi. Pensate bene a quello che fate e alle persone che scegliete. Sappiate che i politici possono fare ben poco che dirigenti e funzionari, la vera spina dorsale delle amministrazioni, non vogliono. I vostri diritti, se li avete, fateli valere per le vie lontane dalla politica o avrete sempre le braghe calate alle ginocchia. Non identificatevi e non fatevi rappresentare dalle persone sbagliate.
3)”I partiti sono diventati lenti e macchinosi nelle scelte”. Ma il signore in questione, fino al cambio della giacchetta, non militava nel PDL? E allora di cosa parla? Dal momento che è diventato veloce e semplificato, nella “coalizione” di maggioranza cosa ha fatto per il “bene di Francavilla”?
4)”La città ha bisogno di un progetto concreto”. Ecco, abbiamo finalmente capito cosa ha apportato il cambio di giacchetta: l’acquisita consapevolezza che la città ha e aveva bisogno di un progetto concreto (ci è arrivato pure lui, tardi ma ci è arrivato,meno male….).
5)”I partiti hanno fallito………come il PD che non ha sostenuto Di Quinzio”. Quindi ci ha pensato lui. Quello che è successo in seno al P.D. lo sanno tutti, anche se le intimità delle grandi manovre sono sconosciute a noi comuni mortali. Io che l’ho votato ci ho capito poco e continuo a capirci ancora meno a distanza di mesi. Ma insieme al P.D. hanno sicuramente ancor più grandi responsabilità i 4 piccioni viaggiatori che anziché combattere il sindaco in consiglio, per ragioni esclusivamente e squisitamente personali hanno pensato bene di confluire in quella specie di guazzabuglio composto dalle anime infelici dei delusi e trombati. Risultato, un rinnovato consiglio dall’olezzoso DNA. Spettatore, il solito struzzo francavillese che, anziché piombare in consiglio e malmenare tutti per riprendersi il voto così vigliaccamente al contrario utilizzato, dal calduccio del suo cantuccio……………. si preparava a sopportare stoicamente l’ennesima violenza. Per fortuna ….con impeto ed orgoglio ritrovato, un gruppo di galantuomini(oggi ) ha fatto giustizia. Via, tutti a casa a passare lo straccio. Quante stronzate si leggono sul giornale. Fosse per me questa gente manco la intervisterei. L’ho allungata troppo e in conclusione vi chiedo di poter fare un appello. Questa gente non trovando spazio né a dx né a sx, si è dovuta accalcare in un luogo  ben preciso, ben identificabile e potenzialmente resecabile.Non sarà facile ma non sarà impossibile. Se le coalizioni di dx e di sx così come si sono depurate, faranno la loro campagna elettorale coerentemente ed onestamente, avranno la possibilità di arrivare al ballottaggio con uno strumento così tagliente che ci libererà  per 5 lunghi anni dalle attività subacquee di questa gente. Al ballottaggio bisognerà avere il coraggio di non fare accordi con nessuno se non schierato sin dall’inizio nella parte giusta. Se poi come al solito vogliono vincere a tutti i costi, preparino i testicoli all’arrembaggio di questa gente. 5 anni  così non li augurerei nemmeno al mio peggior nemico.(O forse si).  

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FANTASCIENZA? FORSE NO.

>> venerdì 21 gennaio 2011


A tutta la politica francavillese. Per favore non ricominciate le vostre campagne elettorali coi i soliti: "Fascisti", "comunisti", "democristiani","berlusconiano", e "lu partite de bbaffone"   e chi più ne ha più ne metta. Per un motivo. Perché chi abbiamo identificato con questi  epiteti  almeno aveva una faccia ed una identità. Uommene o omminicchi,  sapevamo con chi avevamo a che fare. Con qualche dovuta eccezione mi permetto di dirvi che invece con il vostro deplorevole comportamento, ci avete abituato al circo dei quaquaraquà. Agli altolocati partiti ed alle liste civiche in formazione con molto poco rispetto chiedo  di tenere serrati ai loro guinzagli gli spacciatori di menzogne che si stanno preparando a prendere per l'ennesima volta per il sedere questa comunità. Vi chiedo inoltre di ascoltare ed interpretare i messaggi che provengono dai cittadini, vere vittime di questo sistema così ferocemente francavillese e non la voce dei padroni di Chieti e provincia già pronti ad edificare un nuovo ponte per venire, o meglio, tornare ancora una volta a fare la spesa gratis dei nostri voti in occasione delle prossime tornate elettorali provinciali,regionali e Dio solo sa cos'altro. A tutti i francavillesi stanchi di questo giochetto: sappiate che la nostra città ha la forza e la potenzialità di mandare i propri rappresentanti  non solo in provincia o in regione ma anche sulla luna. Non rivendicate le stupide posizioni di campanile del  partito  di cui vi siete sempre fidati o che ha rappresentato un vostro ideale politico  se lo stesso vi propina il solito idiota di turno travestito da joystick. Non lo votate. Qui non è più questione di destra o di sinistra ma una questione di uomini. So che ho fatto la scoperta dell’acqua calda ma è meglio ripeterla fino alla nausea questa storia. Temo inoltre, il noto e consolidato atteggiamento dei francavillesi che,menefreghisti per professione, imperterriti, esercitano il loro diritto di disinteressarsi alle vicende politiche rivendicando così, ad ogni elezione, l’altrettanto sacrosanto diritto ad essere presi per il culo senza possibilità d’appello. Di tutte le vicende appena trascorse, il 90 % dei votanti ignora perfino le vicende più eclatanti. Il pericolo che “certa gente”, consapevole di tale carenza di informazione, o meglio, di queste innocenti non consapevolezze,   vada a riconsolidare le proprie posizioni, torno a dire, Incombe minaccioso. “Certa gente”, quella appena mandata a casa, si sta riorganizzando meditando la vendetta. La vendetta……. Se dovessimo vendicarci noi , di contro, dovremmo stracciare il loro certificato di residenza e trasferirli tutti ai confini di Ortona  di Miglianico e di Pescara. Qui urge una strategia comune a tutti i partiti e  alle liste civiche che intenderanno competere nella prossima elezione. Parlare a chiare lettere ai cittadini e spendersi affichè non passi il solito messaggio del “IO SONO MEGLIO DI LUI” perché è proprio su questo terreno che i soliti noti  sono abituati a combattere. Qui perderemmo ancora una volta la battaglia e ci ritroveremmo ancora su questi luoghi virtuali a lamentarci e cospargerci il capo di cenere per come siamo stati ancora una volta così sprovveduti. Uso il termine sprovveduti perché oggi siamo ancora in tempo per porre in essere una strategia vincente contro questa gente. A mio parere, riterrei  quindi doveroso  fare informazione capillare inondando tutte le abitazioni della città di volantini il cui contenuto, almeno inizialmente, venga condiviso e sottoscritto da coloro, uomini e formazioni  politiche, che hanno sofferto e combattuto la uscente Amministrazione. Nello stesso volantino  andrà evidenziato con grande ed imparziale precisione, il succedersi degli eventi cittadini negli ultimi 33 mesi. Ognuno spiegherà le sue ragioni(che comunque non condivido) e questo, in qualche modo, darà una idea anche ai più disinteressati, del pantano in cui ci siamo cacciati. Dovranno essere messe a nudo le responsabilità di tutti gli attori del circo e gli stessi chiamati per nome. Fantascienza? Lo so. Chi avrebbe il coraggio di assumersi le responsabilità del suo comportamento in maniera così pericolosa?  Questa è la mia proposta e la mia sfida. Conclusasi la prima fase di informazione e chiarimento, le varie fazioni potranno ritornare ad arroccarsi sulle proprie posizioni non dimenticando di avere avuto una paternità in comune negli ultimi 33 mesi. Propongo un protocollo di  intenti che  individui il vero ed unico nemico da combattere: la politica ipocrita , interessata ai propri fini,  becera e senza rispetto per l’orgoglio di una città diventata lo zimbello dell’ intera regione.
P.S. Ai “galantuomini” che sono andati a casa: voi non siete stati traditi……siete stati semplicemente GIUSTIZIATI. La vostra sete di vendetta farà ridere di fronte alla ritrovata dignità dell’intera città.  

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LU PARTITE DE LU MATONE

>> martedì 4 gennaio 2011

“Lu partite de lu matone”.Me ne parlava mio nonno quand’ero un ragazzino, lo faceva sorridendo, con mille sottintesi che non ero in grado di recepire. Mi chiedevo: Ma come… il partito del mattone? Che significa…che i muratori…i carpentieri …i ferraioli…. Si erano messi insieme per  fare cosa??? I muri, le case, i ponti ? Ci ero andato molto vicino! Solo, piccolo particolare, che gli operai incolpevoli li realizzavano, e chi di contro, con il sudore di questi ultimi ed atti per niente leciti , diventava….come dire.., benestante. E’ la legge del mercato. Funziona così. Ci dobbiamo stare. Ma..e dico MA, se a questo giochino non attribuiamo il vero significato della parola “partito”, non riusciremo mai a capire la vera essenza del gioco. Quindi per Partito intenderemo“Associazione di cittadini riuniti sotto un'ideologia comune e organizzati in una struttura articolata e generalmente gerarchica, che svolge attività politica all'interno di uno Stato, al fine di governarlo o di incidere sulla sua conduzione politica”. Bella definizione. Non fa una piega. Pensato e realizzato sin dagli anni ’70 a memoria mia, a Francavilla, questi cittadini hanno ininterrottamente  e molto proficuamente posto in essere un sistema entro il quale i cittadini onesti fanno confluire i desideri, i progetti e sempre e comunque la speranza per un futuro migliore dei propri figli, e “loro”, grandi interpreti dei nostri sogni, lo assoggettano invece, ai loro biechi, torbidi e smisurati interessi personali. La categoria che più delle altre spicca per voracità è quella  degli imprenditori edili. Con qualche debita eccezione, ovvio. Da questo, la definizione “Partito del mattone”. Si,…..dirà qualcuno, ma che c’entra “Partito”? Già…ci stavo arrivando. L’imprenditore, oggi come nel passato, vista la concorrenza e seguendo le vie lecite, ben poco può fare per soddisfare il suo bisogno di fare business, ha scoperto che recandosi nelle sedi deputate della politica e ungendo gli incrostati ingranaggi della burocrazia, otteneva privilegi mai raggiungibili in una onesta, dignitosa e competitiva gara di appalto. Non nascondiamoci dietro un dito. Tutti e ripeto tutti sappiamo come vanno le cose. Nel nostro quotidiano siamo subissati da questo tipo di notizie e i giornali non parlano d’altro. Non ci vogliono le prove da esibire alla magistratura per avere il quadro chiaro delle cose come di fatto accadono. Chi fa il purista è ipocrita e imbecille per scelta. Francavilla del resto basta guardarla. Se la sono mangiata metro quadrato dopo metro quadrato. In nome del turismo che non esiste più hanno fatto cose folli. Tu fai passare una strada qui e io ti intesto un immobiluccio là. Facile. Hanno creato dormitori invernali che si prestano alle più torbide esperienze che la natura umana è in grado di suggerire. Fate un giro d’inverno  e anche d’estate per le strade di Francavilla nord e Francavilla sud e percorrete Viale Alcione e  Via F.P. Tosti e le loro traverse. Uno spettacolo desolante e preoccupante. Individuerete per ogni palazzo che scorrerete, una sola luce accesa, triste e nello stesso tempo inquietante. Abitazioni di persone oneste e proprietarie di un appartamento acquistato con chissà quali sacrifici, che di fianco ne ha un altro il cui proprietario per recuperare le “spese di condominio” ha affittato a persone che vi esercitano il mestiere più vecchio del mondo o peggio. Chiediamolo, a questi nostri concittadini abbandonati ed impotenti di fronte a questo fenomeno, se è ancora necessario continuare a costruire case per poi destinarle all’uso di cui sopra! Chiediamoci se sono ancora da costruire appartamenti in un paese che probabilmente ne ha più che gli stessi abitanti. Altro che ripresa dell’economia francavillese. Altro che volàno per l’occupazione. Per quarant’ anni la politica locale ha foraggiato solo ed esclusivamente il suddetto partito del mattone. I soldi erano lì e l’edilizia faceva da padrona tra i settori produttivi francavillesi. Minimo sforzo più minimo rischio, uguale massimo profitto. Nessuno dei nostri eletti aveva interesse a far decollare l’industria, il turismo, l’agricoltura, l’artigianato, i servizi e i loro indotti. Non hanno destinato una sola zolla del nostro territorio alla crescita e allo sviluppo  di quelle potenzialità! A cosa serviva del resto, preoccuparsi di quei cittadini, la quasi totalità, che di fatto viveva facendo mestieri non legati al settore edile? Si sono preoccupati solo dell’industria edile senza pensare che prima o poi i cantieri avrebbero terminato i lavori, i terreni si sarebbero esauriti e gli appartamenti sarebbero rimasti sfitti o invenduti perché Francavilla avrebbe potuto perdere la sfida con altre località che offrivano servizi di ben altra qualità. Guardiamocela la nostra bella Francavilla come è ridotta. Oggi, a gennaio del 2011, momento  tristissimo, stiamo ancora a fare finta di essere d’accordo con questi venditori di fumo che ci tengono per il naso. E gli portiamo pure rispetto a questi eroi delle Istituzioni.  Invitiamoli ad un pubblico dibattito tutte le domeniche a Palazzo Sirena, a renderci il conto di cosa stanno facendo per la città. Non gli assessori pilotati, ma i consiglieri di maggioranza veri responsabili del non fare, i veri responsabili di tutto quello che accade a Palazzo, i componenti del partito dei “cassi miei” che vale tanto quanto quello del  mattone perché anche se con finalità diverse, alla fine,  la macchia, sarà dello stesso sugo .

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UN GIARDINETTO A CIASCUNO NON FA MALE A NESSUNO?

>> lunedì 27 dicembre 2010


Premesso che sono il primo degli ignoranti vorrei affrontare un problema che ritengo affligga il francavillese di nascita e non, che se non verrà affrontato e  tentato di risolvere in ogni modo, lo trascinerà ancora più a fondo e ancora più distante da quelli che dovrebbero rappresentare i “valori” minimi per potersi considerare un popolo e un paese civile. I segnali che in questo momento mi arrivano sono totalmente sconfortanti. Leggo dai vari blog  e dai forum più disparati delle vicende che fanno del nostro paese  il paese dei balocchi per antonomasia. Non mi riferisco ai pinocchio o agli asinelli presuntuosi che pretendono il rispetto senza fare niente per meritarselo, vedasi all’uopo i grandi mistificatori delle verità che abbiamo votato, mi riferisco al mio concittadino che tutto permette purchè ogni misfatto perpetrato dai pinocchio e dagli asinelli non venga commesso con un evidente intento di danneggiarlo direttamente. E così, come si suol dire, dai oggi e dai domani, questo paese è diventato terra di conquista e di soprusi di ogni genere. Che intelligenza. Capire che non bisognava toccare il singolo ma la massa. La massa non si sente minacciata fino a che non sarà troppo tardi. Mattone dopo mattone, uno dietro l’altro, hanno demolito ogni resistenza dei più con la semplice accortezza di non pestare i piedi a nessuno in maniera esplicita . Quello che è peggio è che la totalità dei cittadini è conscia di quella strategia, ma cosa importa……."tanto mica vengono a vangare il mio giardinetto"!! Sembriamo tanti spettatori a bocca aperta comodamente seduti in poltrona a guardare il film del nostro essere cittadini inutili per 5 anni, in attesa di essere rispolverati per una alzata di mano ogni 5 anni e poi rimessi a custodire un’insulso giardinetto  dove la speranza di poter diventare migliori non potrà crescere mai perché soffocata dalla vigliaccheria dei dopo farò e dei dopo dirò. Siamo in attesa di qualcosa che non riusciamo a comprendere, di qualcosa che sappiamo esistere altrove ma non qui. Non siamo nemmeno preoccupati. Ci incontriamo, facciamo  i pettegolezzi che ci permettono di fare, sorridiamo a mezza bocca e parliamo a bassa voce, tramiamo nell’ombra  e ipocritamente ci abbracciamo facendo finta di non avercela con nessuno e poi soddisfatti ritorniamo felici al nostro giardinetto numerato a fare finta di contare qualcosa e pronti ad indignarci ma non più di tanto. Intanto da 50 anni nel paese dei balocchi ha cominciato a morire la speranza .I nostri figli lo hanno capito prima di noi e non si fanno illusioni. Reagiscono nei modi  che da qualche giorno abbiamo cominciato a comprendere. Quale spettacolo diverso, del resto, proponiamo loro quando si avvicinano per la prima volta alle istituzioni?Quale messaggio diverso dovrebbero ricevere quando capiscono che è già pronto da qualche parte un bel giardinetto anche per loro? Come fare una colpa a questi giovani se si ritrovano dei genitori, dei fratelli maggiori, dei familiari a cui non interessa il loro futuro?Allora, dico, vuol dire che siamo perduti per sempre?No. Possiamo ancora rimediare. Dobbiamo dare un segnale forte. Per gradi e sempre più incisivo. Cominciamo con lo stabilire una tregua tra chi si crede di destra e chi si crede di sinistra. Tra chi è convinto di essere migliore di un altro solo per nascita e chi invece ritiene di esserlo diventato, tra interisti e milanisti e iuventini, tra i cattolici ed i musulmani con la premeditata consapevolezza di poter ridiventare forti e ritornare nel più breve tempo possibile i padroni indiscussi del nostro destino. E quando questo miracolo sarà diventato tangibile ed inconfutabile e ci saremo liberati da questa classe di omminicchi, potremmo anche ritornare alle origini delle nostre convinzioni  ma questa volta fortificati da una esperienza di vita unica, che ci ha insegnato che la dignità dell’uomo  non è merce che può essere comprata o barattata da chicchessia,  che la dignità, quale valore insopprimibile ed incorruttibile nella società civile, al di sopra di ogni credo politico, si pone baluardo a difesa del diritto ancor prima che questo prenda consapevolezza nella nostra mente. Dietro l’azione congiunta dei più  che combattono una battaglia sotto un’unica bandiera, non c’è omminicchio che tenga. Solo con questa convinzione la massa esonderà. Finalmente.

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IL SANTO NATALE E CERTA GENTE

>> giovedì 23 dicembre 2010

Natale? Esiste solo nel cuore dei bambini. Per fortuna in quel posticino alberga ancora. E sarà sempre così. Noi adulti ci sentiamo più buoni e pronti alla lacrima magari, ma siamo già proiettati al dopo epifania, a decidere sul futuro delle nostre zanne. Chi più e chi meno e chi per nulla. Ma siamo fatti così. A Natale abbiamo, come dire, un ripensamento sul nostro comportamento. Ma l’istinto spinge e lo fa abbassando i livelli della dignità personale, dell’amore per il prossimo, dell’orgoglio tramandatoci dalla sofferenza di chi ci ha preceduto. E’ nella natura dell’uomo. Nel suo bisogno quotidiano di emulare il migliore spesso sacrifica per strada i fardelli più pesanti da portare, quelli che ho poco fa menzionato, e nel farlo, si ritrova impoverito dell’ideale e senza più risorse. Arriva ugualmente alla sua meta e non si accorge di essere riuscito ad emulare invece, solo il peggiore degli esseri umani. La cosa più triste è che riesce a farlo con il consenso dei suoi simili più o meno consapevoli sui suoi veri fini. Tanto per non cambiare, guardiamo alla politica. L’evoluzione della nostra specie ci ha portato nel punto dove siamo e perfettamente carenati per i compiti che assolviamo ogni giorno. Abbiamo capito che ciò che è buono bisogna tramandarlo e che tutto quello che è cattivo lo dobbiamo tramandare lo stesso affinchè le generazioni future non abbiano a ripetere gli errori delle generazioni passate. Ogni tanto, a Francavilla spesso, i meccanismi si inceppano. Il cattivo esempio torna a prevalere su quello nobile, lo annichilisce, lo snatura, lo rende asservito. La storia passata non ci ha insegnato nulla. Ci siamo riempiti la bocca dei proponimenti più alti e più nobili ma…..eccoci qua…..oggi è peggio di ieri. I cittadini, il popolo asservito, sempre più muti. Oggi, come è giusto che sia, ci scagliamo tutti verso il sindaco per il modo distorto, (gli faccio un complimento astenendomi dall’utilizzare epiteti ancora più pesanti) in cui interpreta il suo ruolo, per il modo in cui utilizza strumenti e risorse e facoltà che nel 2008 la maggioranza dei cittadini votanti di Francavilla gli ha conferito fiduciosa nel cambiamento. Abbiamo capito che non è, e non sarà, l’eroe che la stessa maggioranza si aspettava scendesse dal cielo su fulmini e saette per riportare la giustizia amministrativa in una città che si pensava avesse toccato il fondo con la precedente Amministrazione. Ma mi permetto farvi notare che questo signore non è da solo a tirare le leve e a spingere i bottoni. E’ attorniato e coadiuvato da individui uguali a lui, quelli che il pelo sullo stomaco ce lo hanno bello lungo, che lo supportano nella gestione molto relativa della “cosa” pubblica. Già….tutti hanno imparato la poesia a memoria intitolata “Per il bene di Francavilla”.Ma che eroi. Lo fanno per noi e di contro noi che facciamo?Li contestiamo, li condanniamo, li esortiamo a tornare a casa in quanto incapaci a gestire sé stessi figuriamoci la cosa pubblica. Bene, inutile tornare su discorsi che facciamo ormai da anni. Per combatterli è necessario scendere in piazza, i blog e Facebook sono strumenti eccezionali per comunicare e divulgare la voce del dissenso dei cittadini sensibili e attenti, ma al nemico,perché così sono da definire, per non soffrire più di tanto - ammesso che abbia ancora la sensibilità di poterlo fare ancora - basterà semplicemente stare lontani dalle realtà di cui sopra e continuare imperterriti nei loro disegni di sconquasso della città . Non dimenticate che questi, i “valori”, se li mangiano con il cappuccino a colazione. Allora propongo una strategia. Pubblica e coinvolgente l’intera società francavillese, rivolta ai partiti che si riconoscono concorrenti, antagonisti, nemici di quella correntucola comunale che si sono costituiti ad hoc per continuare a fare i porci comodi loro, ed a tutti i cittadini che vogliono giustizia per essere stati traditi, presi per i fondelli, strumentalizzati, abbracciati prima e presi a calci poi, ai cercati ed abbracciati disperatamente ed affannosamente con fare mendicante (voce del verbo mendicare) a casa, al supermercato, al bar,dalla parrucchiera, al telefono, e poi dimenticati l’indomani del voto, ognuno tradito ed abbandonato nella sua illusione di aver contribuito a “cambiare” qualcosa che di colpo è diventato incerto, non più definito, sbiadito. Propongo ad ogni cittadino di astenersi dal riconoscere nell’uomo e nel consigliere comunale di “maggioranza” una persona meritevole di attenzione, di saluto e di rispetto . Chiedo ad ogni francavillese che si riconosce in una di quelle persone che ho sopra elencato, di togliere il saluto a “questa gente”, specializzata solo a tenere alto il moccolo dei propri interessi personali. A questi fantasmi bisogna rinfacciare in ogni momento della giornata, in ogni occasione, la colpa grave della quale si stanno macchiando. Così facendo faremo loro capire che ce l’abbiamo anche con loro, corresponsabili dello sfacelo in cui questa Amministrazione ha precipitato l’intera città. Stessa cosa anche per i “consiglieri ” senza una identità precisa, i fuoriusciti da questo o da quel partito, quelli che si sono inventati un gruppo per giocarci da soli con il loro giocattolo, che sono stati votati sotto una bandiera da persone che magari ci credevano in quella bandiera e adesso sono lì a rappresentare solo se stessi. Ve li raccomando. Queste sono persone da cui bisogna guardarsi. La città deve agire prontamente e con veemenza e provvedere ad isolarle, semplicemente ignorandole. Il rispetto della cittadinanza devono guadagnarselo con una attività amministrativa propositiva per la città, coerente con un programma politico, ineccepibile sotto ogni punto di vista. Propongo inoltre che in ogni ricorrenza pubblica i cittadini si facciano promotori di iniziative che al meglio rappresentino il malessere della città verso i suoi amministratori. Propongo ancora di scendere in piazza tutte le domeniche e distribuire a tutti i cittadini dormienti di Francavilla manifestini informativi sulla reale situazione di Francavilla.Ritengo siano poche le persone che hanno il “polso” del momento politico qui a Francavilla.Vorrei ricordare che quanto più costoro ignorano la realtà dei fatti, tanto più potranno essere considerati potenziali ri-elettori di “questa gente”. Propongo incontri pubblici di piazza ogni domenica, dove saranno invitati i nostri beneamati consiglieri di maggioranza a rappresentarci le ragioni del loro sostegno a questa Amministrazione. Troppo comodo tenere le mani in pasta decidendo delle sorti di una città e astenersi dal confronto con i suoi cittadini. A pensarci bene questa è gente che non parla di programmi da quasi 3 anni. Ammesso che in campagna elettorale lo abbiano mai fatto. Propongo che ad ogni Consiglio Comunale un nutrito numero di cittadini, pacificamente e rumorosamente, esternamente al Palazzo Comunale, faccia sentire la protesta per quella farsa che si sta perpetrando all’interno dello stesso. Propongo insomma azioni rumorose in ogni circostanza e se per questa non dovesse ricorrerne l’occasione, crearcela ad hoc. Bisogna uscire da dietro i nostri pc e portare la protesta in piazza. Domani nessuno potrà negare di aver capito, nessuno potrà dire “io non lo sapevo”. Per Natale e l’anno che verrà spediamo una cartolina ai consiglieri di maggioranza del Consiglio Comunale, non con gli auguri ma con la seguente frase: “Voi non ci rappresentate”-Firmato: La parte buona della città.

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IO CI RIPROVO

>> domenica 5 dicembre 2010

Non che mi senta in qualche modo indispensabile alla comunità francavillese, ma devo dire che questa assenza da così lungo tempo da queste pagine un pò comincia a pesarmi.Quando ho pensato che questo mio microscopico progetto avrebbe potuto dare voce all'intera cittadinanza e dove ognuno di noi,mattoncino su mattoncino, avrebbe potuto contribuire a rendere più credibile il futuro agli occhi dei nostri figli e nel contempo sentirci bene per averci semplicemente provato con una proposta,una denuncia,un progetto, un parere, una condivisione di intenti, una esperienza raccontata e altre mille azioni mirate allo scopo, mi sono sentito un pò Robin Hood. Oggi vedo che Facebook assolve efficacemente tale compito. Non dico purtroppo, dico per fortuna. Assolve in primis il suo compito più importante.Quello di far parlare tra di loro le persone.In tempo reale e senza le maschere.Questa è una gran cosa.Sono veramente contento di questa opportunità. Quindi, in conclusione.Io ci riproverò.Voglio essere il megafono delle grandi e (soprattutto) delle piccole cose.Sarà ovviamente il mio punto di vista ma sarò felice di confrontarlo con chiunque. I motivi sono esplicitati meglio sotto la foto della nostra città, sotto l'intestazione del blog. Un'ultima cosa, partecipate con i vs. suggerimenti e condividete i vs. punti di vista. Non farlo farà il gioco di chi vuole tenervi sotto il suo tallone. Il blog e quanto di simile ci inventeremo, sarà la lente di ingrandimento sotto la quale tenere bene a fuoco l'operato dei nostri simpatici venditori di petrolato.

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NO COMMENT

>> sabato 2 gennaio 2010



30 dicembre 2008- Località Contrada S.Cecilia



368 giorni dopo. A 2 giorni dal vento e a 3 da quello della memoria.

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ULTIMO AVVISO


Ultimo avviso.Le lastre stanno veramente per distaccarsi dal telaio che non ha più consistenza.Girate al largo e si salvi chi può.( Ma casso... almeno transennate!!)

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GUARDIAMO OLTRE










Beh... diamoci una mossa!! Restituiamo un pò di dignità a questo viale Nettuno martoriato. Il momento non è tra i più favorevoli per la città che non può permettersi il rifacimento dei marciapiedi dello stesso viale ma se possiamo intervenire subito con la rimozione delle ormai inutili pensiline che, non più utilizzate dai cittadini in attesa dell'autobus, deturpano ferocemente il marciapiede lato mare impedendo di scorrere con l'occhio in tutta la sua lunghezza lo stesso da via Pola alla Sirena. Ricordo che ce ne sono solo due da rimuovere, più precisamente, nei pressi della stazione davanti ad alcune sedi politiche, e davanti ai giardinetti delle scuole media F.Masci. I cittadini dalle acute vedute sentitamente ringraziano.

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ANDATE A CIAPA' I RATT

>> mercoledì 30 dicembre 2009

" Non c'è più religione.........." diceva mia nonna qualche anno fa con fare solenne, quando gli capitava di prendere atto del comportamento di qualcuno che poco aveva a che fare con l'onestà, la dignità e l'onore, valori che dovrebbero essere anteposti a tutte le azioni che ognuno di noi, nel quotidiano, nel relazionarci con questa società a qualunque livello e in ogni dove, deve obbligatoriamente porre in essere. I fatti.Qualche giorno fa due miei amici, decidono di recarsi in una pasticceria della ns. città per consumare un caffè. Invogliati dal bell'aspetto delle pastine in esposizione, quelle piccole........., i mignon insomma, e con l'intento di riportarne qualcuna a casa, ne ordinano 3 che fanno incartare, o meglio, imbustare, unitamente ad un preziosissimo vassoietto di cartone, e ne ordinano altre 2 che mangeranno poi insieme ai caffè. Bene. Passano alla cassa e sorpresa.........scoprono che stanno per riportare a casa niente meno che un vassoio della casa finemente decorato(??) formato 12x18 o giù di lì, e bustina in carta impreziosita da stampe antiche (??)e incollata a mano, al prezzo stracciato di € 1.20.Tanto infatti la differenza tra i tre mignon da asporto (forse avranno incluso le spese di trasporto) e i due consumati sul posto.Il mio amico, che come tanti voleva lasciar perdere e come tanti soprassedere, ci ha ripensato e ha chiesto informazioni sul perchè di tali differenze alla ragazza che lo aveva servito al banco.Lei, con fare stupito quasi a voler dire" ma che cazz'vò stù morte de fame???? ", rispose che le tre erano da asporto, dando quasi per scontato il principio. Bèh....che dire..... se sono da asporto.......... . Mò che faccio? Disse l'amico mio! Je mene mò e arevodeche tutte o facce lu segnore???Ha fatte lu segnore.E ha fatto bene aggiungo io.Ha fatto bene anche a portarmi lo scontrino che vedete sopra questa mia considerazione e opportunamente ritoccato in quanto voglio conservare l'anonimato della pasticceria, affinchè con questo mio raccontare l'accaduto, gli facessi un pò di giustizia.. Quindi, 3 € per le tre preziose paste, 1.20 € per 2 delle stesse paste consumate sul posto e 1,80 € per i due caffè. Totale 6 € . Cosa vuoi di più per quella cifra, visto che la presa per il culo era gratis? Pensierino della sera. Ma voi pensate che a quei prezzi, il titolare stà a pensare a tutte quelle cazzate (per i tipi come lui)come l'onore, la dignità e l'onestà e chi più ne ha più ne metta?????Ma figuriamoci.Secondo me......conoscendolo......si starà vantando di aver venduto a due cretini un pezzo di cartone alla cifra di 1,20 € . Bah..... senz'altro è uno che il mestiere lo sa fare bene......... . E non mi riferisco a quello del pasticcere.

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TROVATEVI UN MESTIERE

>> sabato 14 novembre 2009



MA TORNATEVENE A CASA!!


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PINO




ADDIO, PINO


Uno degli ultimi è partito ieri, sulle ali di un soffio potente, spezzato a metà.Ne rimangono pochissimi di una certa età, uno dei pochi che mi ha visto bambino all'ombra della sua chioma a raccogliere i pinoli. Ieri ha voluto concedermi un ultimo saluto resistendo al vento fino ad un minuto prima che io passassi di lì.L'ho trovato disteso a terra, incredulo e ancora magnifico, sofferente, ma con grande dignità.Ha voluto che fossi io a guardarlo per l'ultima volta dall'alto in basso, quasi a ricordarmi come sia inutile affannarsi contro la vita, che alla fine è sempre lei che vince e che rimarrà solo il ricordo delle cose buone che abbiamo fatto, l'ombra, i pinoli, le pigne sul fuoco. Addio, Pino.




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STRUZZI PARACULISTI

>> venerdì 13 novembre 2009


Mi era sfuggito un’articolo che polemizzava sull’operato della giunta Bruno.Qualche tempo fa.
Mò v’adete stà!! Si astengano i paraculisti della loro vita e della vita degli altri nel “toccare” il Dr. Bruno. Se ai vigliacchi colpevoli della caduta della sua Giunta, guarda caso ancora su a “Palazzo” a rovistare tra la cacca,avessimo fatto terra bruciata intorno,NOI, francavillesi con il culo unto, sicuramente non avremmo da lamentarci OGGI per come vanno le cose. Perchè……., pensate forse che il cittadino non abbia la sua grossa fetta di responsabilità per quello che è successo al Dr. Bruno? Se è successo quello che è successo lo dobbiamo all’abitudine de “lu frangavillese” di stare a guardare dal balcone del suo falso orgoglio se anche oggi il sole splende e l’acqua del mare è bagnata. Mica può pensare di interessarsi alla politica cittadina con altruismo e senso di responsabilità!!La mattina si sveglia , si unge il sedere perbenino, ed esce di casa a fare finta di contare qualcosa. Fa su e giù lungo il viale, arriva alla Sirena, nessuno se lo fila(come al solito) e torna a casa tutto soddisfatto per la passeggiata. Bene, nulla è cambiato quindi tutto è a posto. Le piastrelle dei marciapiedi dalla stazione alla”Vedova” sono 9785, le cacche dei cani sono al loro posto come sempre, a disposizione, il consigliere con la “ c “ minuscola gli ha toccato il culo, ahh che soddisfazione. Quel che accade oggi accadeva anche in passato. Ed è stato così anche ai tempi dell’Amministrazione Bruno. La Giunta Comunale è sotto il ricatto dei vigliacchi palazzinari? Il Sindaco Bruno fatica a mantenere la maggioranza? Rischiamo di tornare alle elezioni e consegnare il paese ad una accozzaglia di ……………………… ?? (il termine definitelo VOI). E chi se frega!! E così, fregatene oggi e fregatene domani oggi ci ritroviamo, come usiamo dire, “n’ghe nà mane avande e une arrete”! Noi possiamo criticare quanto vogliamo i nostri beniamini di palazzo, ma vi dico di contro che fanno bene a prenderci a calci in culo. Siamo o non siamo noi, il popolo degli struzzi, grandi esploratori dei nostri orticelli profumati, l’impersonificazione vivente della vanificazione dello sforzo di quei pochi giusti che volevano un futuro per la loro città da tutt’altra parte dove invece oggi ci hanno precipitati? Una volta recitai: Ai posteri l’ardua sentenza. Sbagliato! Ho sbagliato. Non bisogna abbassare la guardia e affidarci al giudizio di chi verrà dopo di noi. Faremmo lo stesso sbaglio di quella generazione che ci ha preceduto e che è rimasta annientata. Basta guardare Francavilla. Pensare che mentre l’indottrinamento della politica durato 50 anni ci insegnava a temere “baffone”,(vera azione terroristica perpetrata istituzionalmente ai danni di un intero popolo), i furbi concittadini che ben conosciamo e qui ri-atterro a Francavilla, al grido “dalli ai comunisti”, e non sono un comunista, facevano i cassi loro. Quando Bruno, che non aveva bisogno, volle spezzare i giochini , fu cannoneggiato vigliaccamente. Alle spalle. Fine di uno dei rari e nobili esempi di amministrare onestamente il “bene comune”.Qui voglio fermarmi. La storia, quella storia, è entrata a far parte dell’ABC del PICCOLO IMBROGLIONE, noto libro di testo distribuito presso le nostre scuole elementari ad uso e istruzione di tutti i futuri amministratori della nostra città. Chiaro che non si sa ancora chi lo diventerà, ma non importa, qualcuno metterà a profitto quegli insegnamenti e curerà, quando sarà il suo momento, la riedizione successiva. E’ già successo e sta ancora succedendo. E dopo questo mio farneticare invano, esorto i miei concittadini struzzi per DNA, a prendere coscienza della loro condizione se di condizione si può parlare. Strappatevi di dosso i finimenti e le briglie, mordete la mano dei vostri domatori e se volete proprio strafare, pisciategli sui piedi. Alterius non sit qui suus esse potest, citando Cicerone.

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IMMONDEZZAIO


Che paese sventurato quello di Francavilla al mare.Non si capisce come facciano i suoi cittadini a crederci e ricascarci ogni qualvolta le elezioni comunali tornano a "patentare" i soliti 4 fessi che dicono sempre le stesse cose e poi ci fregano sempre alla stessa maniera.La colpa grave non è di quei 4 cafoni trafficoni o di quei 4 medici, i soliti, smanettoni dello stato di bisogno dei propri pazienti dai quali, puntualmente, pretendono il consenso elettorale in cambio di chi sa quale ritorno professionale di cui lo stringitore di palle li renderà destinatari durante l'intensa attività politica che si accingerà a svolgere, non è di quei 4 senza arte e nè parte, che nella loro vita ben poco di professionale hanno saputo dare alla società e non è nemmeno colpa dei ruffiani, paraculo, pocoseri/e che gravitano intorno ai personaggi di cui sopra. La colpa è del francavillese,così avvezzo agli sport del paraculismo, del sotterfugio, del tradimento, del piede in 4 staffe, del vogliamoci bene e tocchiamoci il c... , della pacca sulla spalla e-poi-ti-frego-uguale, de “lu cumbare” che ti fa avere la licenza in 14 giorni anziché in 15, che ti viene a portare lo stato di famiglia a casa, che te lo fa diventare edificabile “quasi gratis”, che ti leva la multa(magari la paga lui), che ti promette il posto e poi ti dice “s’ha dà truvà la strade…ije facce quell che pozze fa……..” ricambiando con questi mezzucci la “dedizione elettorale” dei suoi fans e ancora mille e ancora mille furbizie per fregarti, strategie grossolane poste in essere per farti credere di avere “lavorato” esclusivamente per te, così bravi da farti passare per “ favore” un qualcosa che ti spetta per diritto. Che immondezzaio. Per il 5% dei francavillesi votanti che poi effettivamente fruiscono di questi servizi speciali, paga lo scotto un 95 % dei francavillesi che di questa gente potrebbe benissimo farsene a meno. Lo stesso 95 % degli onesti, dei lavoratori e rispettosi delle regole e soprattutto dei principi. Allora mi chiedo: Ma allora, cosa c’è che non ha funzionato? Perché un 5% di disonesti, nullafacenti, di mafiosetti nostrani e amanti del malaffare, sovrasta ed incombe per 5 lunghi anni su un’altra parte di cittadini che dovrebbe avere, ma di fatto non ha, la forza di far prevalere almeno la legge dei numeri? Voglio fornire la mia risposta. Quel 95% è purtroppo costituito dalla razza dormiente. La peggiore. Anche più della razza fregona. Nella percentuale di cui sopra si annidano coloro che non essendo dotata di spina dorsale e libero pensiero, fluttuano nel limbo del “domani farò”, “domani cambierò”, “adesso sto bene così poi domani vedrò”, “ad un palmo del mio culo possono fare quello che vogliono”, “tanto sono tutti uguali”. Le persone peggiori sulle quali contare per spezzare le dinastie fregone. Le persone migliori invece, sulle quali quel 5% conta per continuare ad imperversare in lungo ed in largo approfittandosi indiscriminatamente anche di quel prestito di fiducia e di speranza per un futuro migliore, che i nostri figli da tempo ci hanno anticipato. Vergogna! Spero che il bruciore in volto di questa vergogna cominci ad ardere anche dove il sole non batte mai. Chissà se questo fuoco inatteso riesca a far rinsavire le menti offuscate dei dormienti. Chissà che non ritrovino in qualche angolo perduto la forza e la dignità di tornare ad essere cittadini di questa città. Chissà che non ritrovino la voce per poter gridare la loro verità, qualunque essa sia. Chissà che non ritrovino il coraggio di scendere in strada e dire semplicemente “ IO CI SONO”. Presi individualmente sono poca cosa ma se capiranno, come non hanno mai capito, che stare uniti potrà essere veramente decisivo per cambiare un destino già scritto da altri, allora finalmente riusciremo a spazzare quei 4 miserabili di cui sopra, distruttori dei nostri sogni, della nostra storia e cosa ancora più mortificante, della nostra dignità di uomini.

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FACCE COSI'


Quando e dico quando….. i miei concittadini si sveglieranno dal loro torpore?Mi succede sempre più spesso, quando faccio una passeggiata in centro, di incontrare qualche faccia da culo (perché con la politica vera non c’entrano niente) con su stampato il suo miglior sorriso che dispensa al fortunato avventore del popolo degli struzzi(i francavillesi) unitamente ad una pacca sulla spalla ed una stretta di mano. Le frasi di approccio sono sempre le stesse e riguardano lo sport, il caldo intenso, l’interesse improvviso per la sua destinazione e, a secondo del mestiere che fa, un consiglio impellente che sembra non possa aspettare i prossimi 60 minuti. E sì ……. è diventato così importante per lui che lo fa notare con tanta foga che tocca lo struzzo persino due volte. Poi dopo aver fatto finta di aver soddisfatto il suo desiderio, lo saluta affettuosamente, quasi con un abbraccio, ma si guarda bene dal chiamarlo per nome perché chiaramente non se lo ricorda. Il fortunato cittadino del popolo degli struzzi, dopo tale e illuminante incontro per la sua vita futura, tornato a casa si appresta a segnare sul calendario la data di questo incontro e nei casi più disperati non si laverà la mano per i prossimi tre giorni. Si promette però che alle prossime elezioni si ricorderà del faccia da culo, di quanto è stato gentile a toccarlo due volte, di avergli chiesto un parere su Pasquale(nome immaginario) che dovrebbe rifargli l’orto e poi, chi se ne frega se dicono che è un approfittatore della povera gente, la vergogna della Istituzione che rappresenta, della figura che riveste, se è un puttaniere e presta i soldi a strozzo!!!! E’ così gentile….e ogni volta che lo incontra lo saluta sempre!! Cazzo…almeno questo è gentile…..gli altri non gli danno neppure la pacca sulla spalla.Si, è proprio da votare.Chi se ne frega di quel bravo giovane sotto casa, al secondo piano, ma si….”lu fijie de Tonine” (nome immaginario). Una faccia pulita, onesta, ha studiato ed è uno che sa fare anche un mestiere. Si vuole candidare ma chi se ne frega, tanto……alla fine sono tutti uguali. Tanto…… pure lui vuole imparare a come fregare il prossimo e quindi……tanto vale si tenga il suo faccia da culo. “E che mme dà a mmè lu fijie de Tonine??”, pensa. E poi il faccia da culo è così cordiale. Ma come lo fa ridere, quando gli racconta una barzelletta . Una barzelletta. Che pena. Una scientifica e strategica presa per i fondelli dalla “a” alla “z”.Ma quale esaltante pensiero pervade la mente di noi struzzi dalla corta memoria?? Cioè….quello ti tocca il culo e tu, anziché reagire metti la testa sotto la sabbia per non vedere, per non sentire, per non pensare.Già, ….perché bisogna giudicare? Dopotutto se votiamo di là o di qua, non c’è differenza, tanto sono tutti uguali. E la storia si ripete giorno dopo giorno, generazione dopo generazione. Il faccia da culo disonesto tutto solo con la sua vaselina, contro la molteplicità del popolo degli struzzi dalla corta memoria da conquistare. E ci riesce pure.Che storia!!!!

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Cloro e pomodoro

>> venerdì 2 ottobre 2009


Per favore, qualcuno ci tranquillizzi che in questa parte d'Abruzzo, nelle nostre campagne, non avete utilizzato il prodotto fitosanitario fungicida Volare della Ditta Bayer CropScience.Penso che nella dichiarata patria del pomodoro a pera, Francavilla al mare, i suoi cittadini abbiano il pieno diritto di sapere se i pomodori che ha mangiato e magari ha anche imbottigliato, sono stati trattati con il prodotto di cui sopra.Faccio appello agli addetti ai lavori che, come ho potuto constatare, hanno pubblicizzato su un sito internet locale, il convegno che si è svolto appunto nella ns.città nello scorso mese di agosto.Prego pertanto gli organizzatori di farci sapere al più presto.Ne andrebbe la loro credibilità ed io non aspetto altro che rinfacciare un eventuale silenzio.E lo farò proprio nel prossimo agosto 2010.Al prossimo convegno.Grazie.

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BUGIARDE VERITA'

>> domenica 20 settembre 2009

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MONDO PLASTIFICATO

>> sabato 19 settembre 2009

Grave incidente stamane sul Viale Nettuno.Una macchina in fase di manovra di parcheggio ha investito l'ultimo turista determinandone finalmente l'estizione definitiva.Dopo gli estenuanti assalti di questi ultimi negli scorsi mesi, mirati a sovvertire le abitudini del sonnecchiante popolo di Francavilla, la singolare vicenda pone la parola fine alle operazioni di indottrinamento di cui siamo stati fatti oggetto involontari. Le unità di soccorso comunque accorse, non hanno potuto far altro che dichiarare il decesso del malcapitato per smembramento.Le copiose perdite ematiche sulla strada sono state prontamente rimosse da un setter irlandese richiamato dalla curiosità della folla vociante.Intrufolatosi tra le gambe degli astanti, si è lanciato sul succo di mirtillo rovesciato sulla strada e se lo è leccato tutto fino all'asfalto.Il proprietario, commosso da tanto altruismo, ha faticato non poco per allontanarlo. Il fabbro intanto, munito dei ferri del mestiere si dava fare con evidente affanno per districare i pezzi smembrati del manichino dal sotto-scocca dell'automezzo. All' arrivo dell'autorità finalmente soppraggiunte, il capannello di persone è stato rapidamente disperso favorendo le operazioni di rimozione del mammozzo da parte degli operatori della locale società incaricata della rimozione dei rifiuti, provvedendo così a rendere di nuovo il viale un luogo bello da vedere, da vivere, e soprattutto da attraversare.Il setter poco lontano abbaiando forte, manifestava tutto il suo disappunto visto che il succo di mirtillo non era della sua marca preferita.

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ORIENTATO?

>> venerdì 18 settembre 2009


Il mio precedente post può sembrare “orientato” politicamente. Non lo è! Chiaro che sono orientato politicamente ma il post non voleva esserlo. Solo….ritengo di non essere un cretino, un menefreghista,un ipocrita, uno che si gira dall’altra parte. Ho tanti difetti e senz’altro esprimo punti di vista personali che possono divergere anche in misura notevole da quella che può essere la verità dei molti. Ma sono i miei.

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IPOCRISIA E TRICOLORE


Estremamente avvilente per la mia persona è la constatazione di quanta ipocrisia possa celarsi nel cuore dell’ italiano quando, per interesse personale e solo per quello, nega l’evidenza anche alla propria coscienza. Posso capire tale atteggiamento quando deve fregare il prossimo, ma assumerlo per fregare sé stessi , lasciatemi usare un rafforzativo del concetto, è soprattutto vigliacco. Mi riferisco a tutti i cittadini dal libero pensiero di questa nostra Italia, mi riferisco a tutti gli italiani che almeno una volta si sono commossi alle prime note del nostro Inno Nazionale, anche allo stadio, perché no, mi riferisco a tutte quelle persone che appoggiano la mano sul petto quando Il canto degli Italiani o l’Inno di Mameli accende quel sentimento, tra i più nobili, che in passato ha spinto gli eroi al sacrificio estremo. Ha il potere di rievocare quasi tangibilmente ad ogni esecuzione, il giuramento di fedeltà alla nostra patria, quella che i nostri padri hanno voluto anche al prezzo del loro estremo sacrificio, combattendo valle dopo valle, al freddo, lontano dai propri affetti, con una unica speranza, quella del ritorno alla propria terra con la pace nel cuore, la stessa sulla quale consolidare le fondamenta della casa che avrebbe ospitato generazioni migliori della loro, che non avrebbe dovuto mai più pagare tributi di sangue ad alcuno. Oggi, a distanza di decenni ormai, quella casa vacilla. Il nord non è più quel qualcosa che sta più su e più vicino al polo nord e il sud di contro, che sta più giù. Qui la geografia non c’entra più nulla. Oggi si preparano le baionette e le bombe negli scantinati delle memorie evidentemente ammuffite e piene di ragnatele di uomini che hanno licenza di entrare nelle stanze del potere e per questo supportati da una parte della popolazione complice quanto loro di complottare contro la più nobile delle cause, il mantenimento della pace . Pensano di essere migliori geneticamente, pensano di sostenere l’economia sulle loro spalle, pensano di essere i preferiti del loro Dio che faranno rinascere probabilmente a Milano o Verona o………, pensano che andranno comunque assolti dalla storia, la nostra, se hanno dimenticato che la terra sulla quale camminano e sulla quale coltivano i frutti che sfamano i loro figli è intrisa del sangue delle migliaia di bravi ragazzi saliti 100 anni fa dal profondo sud a difenderli dallo “straniero” e che ci sono riusciti pagando un prezzo esorbitante, la loro stessa vita. Pensano di essere onnipotenti perché sono l’ago della bilancia della politica di oggi, pensano di essere eterni perché i loro compagni di coalizione li sostengono in questa loro teoria farneticante ignorando, gli stessi, che quando sarà sparato il primo colpo di fucile e un’ eroe del nord ucciderà un fratello pidocchioso del sud, la responsabilità sarà proprio la loro che hanno contribuito ad armare il braccio pur di continuare, costi quel che costi, a poggiare il culo sulla poltrona del comando. Pensano di poter pisciare impunemente sulla bandiera, la mia bandiera, l’identificazione di uno dei miei valori più sacri e pensano, altrettanto impunemente, anche di poter vituperare l’Inno Nazionale. Grandi pensatori, non c’ è che dire. Ma l’altra parte della coalizione, gli altri co-fondatori del POPOLO, che dicono? Che fanno? Come fanno a fare colazione tutti i giorni con questa gente, decidere insieme a loro le sorti del paese e a voltarsi dall’altra parte quando al Senatore del nord viene da pisciare? Mistero dei misteri. Ipocrisia e inciucio battono coerenza e orgoglio due a zero. Intanto il sud coerentemente, come sempre continua a contribuire in vite umane,6 , all’ orgoglio nazionale del popolo italiano. Il Senatore del nord i soldati li vuole a casa subito e promette che li rimpiazzerà con i maestri elementari del sud che non hanno superato gli esami orali in dialetto trevigiano.Ma toglietevi dalle palle, putridi servitori del sistema e dei vostri porci interessi.

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SCARICO FOGNARIO O COSA?

>> mercoledì 16 settembre 2009


Voglio segnalare a chi è preposto ai controlli di questa natura(se ne ha voglia), lo scarico meglio evidenziato in questa foto poco aggiornata che ormai da tempo riversa, con grande felicità dei cefali e dei bagnanti(i sopravvissuti), liquame di dubbia purezza nelle acque fin troppo provate del nostro pocoamato fiume Alento.La strada non la ricordo bene ma non è difficile trovarla, visto che si trova tra Via Pola e via della Rinascita lato ferrovia.Salite sul ponte lato sud, guardate verso il mare, abbassate lo sguardo e godete delle fresche acque sorgive che vi schiariranno il naso e la coscienza. Penso che quelle acque, forse mi sbaglio, provengano dalle vasche deputate al contenimento delle acque bianche pluviali site sulla statale Adriatica quasi di fronte allo stadio. Visto il colore e l'odore pungente, si può ragionevolmente pensare ad una illegale immissione di acque nere da parte del solito furbo? Qualcuno può controllare per favore? Comunque, si sappia, vomitare non sarà considerato reato.

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ARIDATECE IL SINDACO

Trovo il sito web del nostro beneamato Comune decisamente poco aggiornato.Questo per essere gentile.Se dovessi invece esprimermi con termini contrari a quelli della educazione e della gentilezza lo definirei squallido,senza nerbo ed inutile.Il perchè non lo dico.Dovete scoprirlo da voi.Una piccola chicca: andate nella casella di ricerca delle parole e digitate quello che volete.10 volte su 10 l'esito della ricerca sarà 0(zero)termini trovati, più precisamente" Non sono state trovate pagine con i termini di ricerca utilizzati.Provare con una parola o frase diversa". Il risultato sarà sempre zero, anche se proviamo a cercare il primo cittadino.Sono convinto che si possa fare meglio.

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NON POSSO TACERE

>> martedì 8 settembre 2009

Abbiate pazienza. Sto facendo pratica di apprendista blogger semplicemente scrivendo di situazioni che ruotano, con qualche eccezione, nell'orbita vicina a piazza Sirena, visto che è il luogo dove vado a passeggiare più di frequente. Quindi, confortato dal peso leggero e potente dell' ormai onnipresente telefonino, il quale, dotato di una fotocamera di discreta potenza e della voglia di "congelare" tutte quelle situazioni che da qualche tempo stuzzicano l'appetito ficcanaso del suo utilizzatore, mi aiuta a dilettarmi evidenziando, con questo mio fare, ai miei concittadini, i particolari stupidi e meno stupidi che per volere e/o per colpa di qualcuno o di "qualcosa" meritano, secondo il mio metro chiaramente, di essere portati all'attenzione dei più. Il giudizio di chi questi post legge poco mi importa, visto che non curo con questo mio operare alcun interesse economico, di partito o altro, se non quello di divertirmi nel pieno rispetto del mio prossimo.L'eventuale evidenziare quindi situazioni di malfunzionamento di un meccanismo inceppato a chi dello stesso meccanismo è responsabile, non costituisca titolo per quest'ultimo per indicarmi come di parte.Politicamente parlando, ovvio. O meglio, certo che sono di parte,si sappia, ed è quella del più forte e che non lo sa.Quella dei miei concittadini. Quindi, abbiate pazienza se non posso tacere e, simbolicamente,beccatevi questo:



Disinstallatore di unghie incarnite.Risorsa gratuita.




Toc-Toc…c’è qualcuno che deve riferire su queste crepe??? Tutto regolare???



Niente paura,questo è un luogo distante dal centro cittadino circa 3 mt. I turisti la scorsa estate facevano la fila per fotografare il pregiato affresco.Per la prossima estate è intenzione trasferirlo al MUMI.

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NON APRITE QUELLA PORTA

>> mercoledì 26 agosto 2009

E' il titolo di un famoso film horror e, in questo contesto, calca a pennello anche come titolo di questo post che vuole porre alla vs. attenzione la condizione di salute della porta sul mare del Palazzo Sirena.Cosa dire?.......Statevene ben lontani se ci tenete alla pelle.Se non vi casca addosso vi pungerà o vi taglierà tutto quello che vi appoggerete vicino.Anche il bambino, se non sarete ben accorti a tenerlo lontano dal suo raggio d'azione.Il commento ulteriore lo lascio a voi, l'esame di coscienza invece lo lascio a chi l' ha progettata. In ferro..............ma si può??

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C'ERA UNA VOLTA IL CARNEVALE

>> venerdì 16 gennaio 2009

Premessa: non c'è ancora nulla che renda la notizia ufficiale. Le voci che si rincorrono in questi ultimi periodi a Francavilla al mare sono voci sulla possibilità che, per quest'anno, il Carnevale d'Abruzzo non si faccia per niente. Un brutto colpo per il turismo, ma sopratutto un brutto colpo per l'intera città che perde uno degli appuntamenti più importanti dell'anno che riesce a mobilitare migliaia di persone dopo le festività del ferragosto francavillese. Quali sono, dunque, le cause? Il sindaco ha ribadito ultimamente con fermezza che le casse comunale sono sofferenti, a rischio quindi anche la Mostra del fiore. Giuseppe Iacone, il papà fondatore del carnevale di Francavilla, sulle pagine del giornale di ieri (Il Centro 15/01/2009/ nds) ha manifestato tutta la sua preoccupazione perchè, a quanto pare, oltre alla mancanza della tradizionale sfilata dei carri allegorici, non sia nemmeno garantita la festa mascherata per le via cittadine! Iacone ha lanciato un messaggio a coloro che negli anni addietro, hanno partecipato alla realizzazione delle kermesse, affinché lo spirito del carnevale non si affievolisca, come accaduto sul finire degli anni '70. La prima edizione nel 1956 fu il frutto di poche persone che vollero animare l'inverno cittadino con una sfilata allora abbozzata: un disco volante circondato da marziani, il funerale di Carnevale, il re Carnevale e un gruppo di volontari infermieri. Nonostante l'esordio poco felice le edizioni si susseguirono con grande entusiasmo, acquistando sempre maggiore importanza e diventando nel 1981, dopo una sospensione di circa sette anni nel periodo di austerity ('74-'80), per dimensioni e pubblico partecipante il Carnevale d'Abruzzo. Chi vi scrive, sin da bambino, partecipava alla realizzazione delle opere in cartapesta. Ho avuto modo di conoscere i personaggi storici del Carnevale di Francavilla, Il dott. Domenico Basti, il prof. Raimondo Volpe, Vittorio "Pulone", i fratelli Enzo e Sergio Selvaggi, Peppe Iacone che tra l'altro è mio parente, l'intramontabile Gabriele Simoncini e Rocco De Medio "Lu Pap'" e tanti, tanti altri amici. Ebbene, ognuno di loro, nel piccolo, è riuscito a trasmettermi un po' del loro sapere. Mi dispiace che in questi ultimi anni non si sia potuta realizzare una struttura che possa accogliere meglio uomini e strutture. Il capannone e deposito dei carri, nelle vicinanze della stazione FF.SS. è ormai diventato fatiscente e molto pericoloso per chi vi lavora. Spero, da persona che ha avuto e che ha a cuore le sorti del carnevale, che questa pausa possa dare rilancio all'evento portando novità e sopratutto tanta voglia di continuare nel migliore dei modi una tradizione importante per la città in cui viviamo. Voglio concludere con il ricordo di una frase che, nei tanti giorni trascorsi al freddo del capannone a fare cartapesta, rimbombava tra un discorso di politica e l'altro: "Vù sapè na cose?". "Lu Carnevale jè l'uniche cosa serije di Francaville".

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GESU' FERITO

>> domenica 4 gennaio 2009




Preghiamo il Cristo tutti i giorni affinchè faccia qualcosa per noi, ci segnamo con la croce frettolosamente e ci raccomandiamo. Tutto questo lo facciamo da sempre e ci riesce bene. Se poi lo facciamo quando passiamo davanti a "lu crucefisse" di Salita S.Franco "vale" di più. Peccato però, che da sempre troppo presi dal nostro fervore religioso nel "chiedere" qualcosa, ci siamo dimenticati di guardarlo, quel povero Cristo! Lui è sempre là, da decenni, entra in sintonia con te ogni giorno che passi, ti dà conforto e ti ammonisce, non fa promesse, fa sempre quello che tu gli chiedi, ma secondo le sue regole. Ma in una cosa non è bravo: non sa farsi guardare. E noi da bravi opportunisti che siamo, lo accontentiamo. Invito tutti, con questa mia breve ed affettuosa premessa, cittadini di passaggio, i cittadini che contano, le autorità civili e religiose ad alzare la testa e guardare con attenzione quella immagine lignea(di legno, quindi deperibile) e notare le pessime condizioni in cui versa il nostro crocifisso. Si perchè qualcuno possa chiedersi che questa straordinaria opera sacra, essendo stata messa lì per qualche nobile ragione, potrebbe essere abbisognevole di un rapido e risolutivo intervento di restauro evitando così che l'attuale ed evidente decadimento dell'opera, possa diventare ostativo al nostro povero Cristo di poter continuare ad essere uno dei principali punti di riferimento, come lo è stato per noi, anche per le generazioni future. Vi invito quindi ad andare a verificare con i vostri occhi e ai più pigri voglio risparmiare la passeggiata pubblicando le foto che ho fatto recentemente.Ne ho fatte tantissime ma ne pubblico solo tre. Sono disponibile anche ad una raccolta fondi fatta in pubblica piazza, davanti alle chiese la domenica, tutto chiaramente fatto alla luce del giorno. Se le istituzioni di cui sopra non vorranno interessarsi, ritengo debba essere il cittadino a dover tutelare un bene che non è solo materiale. Se chi trova un amico trova un tesoro, figuriamoci cosa troveremo in fondo al nostro cuore quando ci ritroveremo davanti al nostro crocifisso e la cappelletta restaurati.

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SANTA CECILIA DAY

Sono passati esattamente 65 anni dal 30 dicembre 1943, dal giorno in cui la nostra città, per effetto di una vigliacca regola nazista, (per ogni tedesco ucciso dovevano essere uccisi 20 italiani), rimase vittima della tragedia immane che al tramonto di quello stesso giorno la vedeva piangere le 21 vite spezzate dalla ferocia inaudita di altri uomini che, se sopravvissuti alla guerra, probabilmente non hanno nemmeno conservato il ricordo per quei tragici fatti. Per noi di contro, il ricordo di quel giorno lontano, esige la giusta traduzione di un atto di violenza che ancora oggi ci fa piangere e meditare, una traduzione fatta a beneficio dei giovani francavillesi affinchè possano, con la loro testimonianza, ripetere il giuramento sulla sacralità della vita e della inviolabilità del diritto alla vita stessa di ogni essere vivente. Il passaggio del testimone garantisce la promessa del viaggio e la sopravvivenza della speranza dell'umanità per un futuro migliore.

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PONTILE SIRENA, TRISTE REALTA'

>> lunedì 1 dicembre 2008


IL PARCO GIOCHI DEGLI IMBECILLI

Pontile Sirena, monumento all'incuria. Si, all'incuria di chi? Un monumento al delinquente che all'insaputa della ragione sputa sulla altrui proprietà oppure, degli organismi preposti che dovrebbero vigilare e che non lo fanno? Bisognerebbe acchiapparne uno, e poi sacrificarlo per mesi 6 a lavori socialmente utili alla città. Non vuole farli? Poco male. Vuol dire che pagherà in moneta sonante e direttamente, le spese di pulizia. Lo si fa in tutta Europa, perchè noi dovremmo essere fessamente diversi? Ecco, faccio questa proposta. Ce la faranno i nostri amministratori a diventare così impopolari tra i delinquenti francavillesi? Vogliono installare una rete "wireless" e non sono capaci di mettere una webcam nei punti strategici della città a tutela del bene comune. Sinceramente preferirei pagare un pò di soldi in meno di tasse che avere un pò di privacy in più. Siamo in tanti, penso, a non avere nulla da nascondere.

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Ma dai ragazzi, penso che un bel fiore possa ancora degnamente rappresentare il vostro amore giovane e tenerlo tale con mille promesse bisbigliate nell'orecchio ogni giorno dell'anno, anzichè idealizzarlo in una catena e un lucchetto messi lì ad arruginire, in attesa che un operaio del Comune incazzato, con una tronchese e un'ora di lavoro, distrugga il simbolo del vostro amore eterno. Lo vedo fragile ed indifeso questo vostro sentimento così rappresentato, buttato lì, a portata di tutti. Avete un posto migliore dove custodirlo, nel vostro cuore.

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