PUNTI DI VISTA
PALLONARI
>> giovedì 17 febbraio 2011
FANTASCIENZA? FORSE NO.
>> venerdì 21 gennaio 2011
LU PARTITE DE LU MATONE
>> martedì 4 gennaio 2011
UN GIARDINETTO A CIASCUNO NON FA MALE A NESSUNO?
>> lunedì 27 dicembre 2010
IL SANTO NATALE E CERTA GENTE
>> giovedì 23 dicembre 2010
Natale? Esiste solo nel cuore dei bambini. Per fortuna in quel posticino alberga ancora. E sarà sempre così. Noi adulti ci sentiamo più buoni e pronti alla lacrima magari, ma siamo già proiettati al dopo epifania, a decidere sul futuro delle nostre zanne. Chi più e chi meno e chi per nulla. Ma siamo fatti così. A Natale abbiamo, come dire, un ripensamento sul nostro comportamento. Ma l’istinto spinge e lo fa abbassando i livelli della dignità personale, dell’amore per il prossimo, dell’orgoglio tramandatoci dalla sofferenza di chi ci ha preceduto. E’ nella natura dell’uomo. Nel suo bisogno quotidiano di emulare il migliore spesso sacrifica per strada i fardelli più pesanti da portare, quelli che ho poco fa menzionato, e nel farlo, si ritrova impoverito dell’ideale e senza più risorse. Arriva ugualmente alla sua meta e non si accorge di essere riuscito ad emulare invece, solo il peggiore degli esseri umani. La cosa più triste è che riesce a farlo con il consenso dei suoi simili più o meno consapevoli sui suoi veri fini. Tanto per non cambiare, guardiamo alla politica. L’evoluzione della nostra specie ci ha portato nel punto dove siamo e perfettamente carenati per i compiti che assolviamo ogni giorno. Abbiamo capito che ciò che è buono bisogna tramandarlo e che tutto quello che è cattivo lo dobbiamo tramandare lo stesso affinchè le generazioni future non abbiano a ripetere gli errori delle generazioni passate. Ogni tanto, a Francavilla spesso, i meccanismi si inceppano. Il cattivo esempio torna a prevalere su quello nobile, lo annichilisce, lo snatura, lo rende asservito. La storia passata non ci ha insegnato nulla. Ci siamo riempiti la bocca dei proponimenti più alti e più nobili ma…..eccoci qua…..oggi è peggio di ieri. I cittadini, il popolo asservito, sempre più muti. Oggi, come è giusto che sia, ci scagliamo tutti verso il sindaco per il modo distorto, (gli faccio un complimento astenendomi dall’utilizzare epiteti ancora più pesanti) in cui interpreta il suo ruolo, per il modo in cui utilizza strumenti e risorse e facoltà che nel 2008 la maggioranza dei cittadini votanti di Francavilla gli ha conferito fiduciosa nel cambiamento. Abbiamo capito che non è, e non sarà, l’eroe che la stessa maggioranza si aspettava scendesse dal cielo su fulmini e saette per riportare la giustizia amministrativa in una città che si pensava avesse toccato il fondo con la precedente Amministrazione. Ma mi permetto farvi notare che questo signore non è da solo a tirare le leve e a spingere i bottoni. E’ attorniato e coadiuvato da individui uguali a lui, quelli che il pelo sullo stomaco ce lo hanno bello lungo, che lo supportano nella gestione molto relativa della “cosa” pubblica. Già….tutti hanno imparato la poesia a memoria intitolata “Per il bene di Francavilla”.Ma che eroi. Lo fanno per noi e di contro noi che facciamo?Li contestiamo, li condanniamo, li esortiamo a tornare a casa in quanto incapaci a gestire sé stessi figuriamoci la cosa pubblica. Bene, inutile tornare su discorsi che facciamo ormai da anni. Per combatterli è necessario scendere in piazza, i blog e Facebook sono strumenti eccezionali per comunicare e divulgare la voce del dissenso dei cittadini sensibili e attenti, ma al nemico,perché così sono da definire, per non soffrire più di tanto - ammesso che abbia ancora la sensibilità di poterlo fare ancora - basterà semplicemente stare lontani dalle realtà di cui sopra e continuare imperterriti nei loro disegni di sconquasso della città . Non dimenticate che questi, i “valori”, se li mangiano con il cappuccino a colazione. Allora propongo una strategia. Pubblica e coinvolgente l’intera società francavillese, rivolta ai partiti che si riconoscono concorrenti, antagonisti, nemici di quella correntucola comunale che si sono costituiti ad hoc per continuare a fare i porci comodi loro, ed a tutti i cittadini che vogliono giustizia per essere stati traditi, presi per i fondelli, strumentalizzati, abbracciati prima e presi a calci poi, ai cercati ed abbracciati disperatamente ed affannosamente con fare mendicante (voce del verbo mendicare) a casa, al supermercato, al bar,dalla parrucchiera, al telefono, e poi dimenticati l’indomani del voto, ognuno tradito ed abbandonato nella sua illusione di aver contribuito a “cambiare” qualcosa che di colpo è diventato incerto, non più definito, sbiadito. Propongo ad ogni cittadino di astenersi dal riconoscere nell’uomo e nel consigliere comunale di “maggioranza” una persona meritevole di attenzione, di saluto e di rispetto . Chiedo ad ogni francavillese che si riconosce in una di quelle persone che ho sopra elencato, di togliere il saluto a “questa gente”, specializzata solo a tenere alto il moccolo dei propri interessi personali. A questi fantasmi bisogna rinfacciare in ogni momento della giornata, in ogni occasione, la colpa grave della quale si stanno macchiando. Così facendo faremo loro capire che ce l’abbiamo anche con loro, corresponsabili dello sfacelo in cui questa Amministrazione ha precipitato l’intera città. Stessa cosa anche per i “consiglieri ” senza una identità precisa, i fuoriusciti da questo o da quel partito, quelli che si sono inventati un gruppo per giocarci da soli con il loro giocattolo, che sono stati votati sotto una bandiera da persone che magari ci credevano in quella bandiera e adesso sono lì a rappresentare solo se stessi. Ve li raccomando. Queste sono persone da cui bisogna guardarsi. La città deve agire prontamente e con veemenza e provvedere ad isolarle, semplicemente ignorandole. Il rispetto della cittadinanza devono guadagnarselo con una attività amministrativa propositiva per la città, coerente con un programma politico, ineccepibile sotto ogni punto di vista. Propongo inoltre che in ogni ricorrenza pubblica i cittadini si facciano promotori di iniziative che al meglio rappresentino il malessere della città verso i suoi amministratori. Propongo ancora di scendere in piazza tutte le domeniche e distribuire a tutti i cittadini dormienti di Francavilla manifestini informativi sulla reale situazione di Francavilla.Ritengo siano poche le persone che hanno il “polso” del momento politico qui a Francavilla.Vorrei ricordare che quanto più costoro ignorano la realtà dei fatti, tanto più potranno essere considerati potenziali ri-elettori di “questa gente”. Propongo incontri pubblici di piazza ogni domenica, dove saranno invitati i nostri beneamati consiglieri di maggioranza a rappresentarci le ragioni del loro sostegno a questa Amministrazione. Troppo comodo tenere le mani in pasta decidendo delle sorti di una città e astenersi dal confronto con i suoi cittadini. A pensarci bene questa è gente che non parla di programmi da quasi 3 anni. Ammesso che in campagna elettorale lo abbiano mai fatto. Propongo che ad ogni Consiglio Comunale un nutrito numero di cittadini, pacificamente e rumorosamente, esternamente al Palazzo Comunale, faccia sentire la protesta per quella farsa che si sta perpetrando all’interno dello stesso. Propongo insomma azioni rumorose in ogni circostanza e se per questa non dovesse ricorrerne l’occasione, crearcela ad hoc. Bisogna uscire da dietro i nostri pc e portare la protesta in piazza. Domani nessuno potrà negare di aver capito, nessuno potrà dire “io non lo sapevo”. Per Natale e l’anno che verrà spediamo una cartolina ai consiglieri di maggioranza del Consiglio Comunale, non con gli auguri ma con la seguente frase: “Voi non ci rappresentate”-Firmato: La parte buona della città.
IO CI RIPROVO
>> domenica 5 dicembre 2010
Non che mi senta in qualche modo indispensabile alla comunità francavillese, ma devo dire che questa assenza da così lungo tempo da queste pagine un pò comincia a pesarmi.Quando ho pensato che questo mio microscopico progetto avrebbe potuto dare voce all'intera cittadinanza e dove ognuno di noi,mattoncino su mattoncino, avrebbe potuto contribuire a rendere più credibile il futuro agli occhi dei nostri figli e nel contempo sentirci bene per averci semplicemente provato con una proposta,una denuncia,un progetto, un parere, una condivisione di intenti, una esperienza raccontata e altre mille azioni mirate allo scopo, mi sono sentito un pò Robin Hood. Oggi vedo che Facebook assolve efficacemente tale compito. Non dico purtroppo, dico per fortuna. Assolve in primis il suo compito più importante.Quello di far parlare tra di loro le persone.In tempo reale e senza le maschere.Questa è una gran cosa.Sono veramente contento di questa opportunità. Quindi, in conclusione.Io ci riproverò.Voglio essere il megafono delle grandi e (soprattutto) delle piccole cose.Sarà ovviamente il mio punto di vista ma sarò felice di confrontarlo con chiunque. I motivi sono esplicitati meglio sotto la foto della nostra città, sotto l'intestazione del blog. Un'ultima cosa, partecipate con i vs. suggerimenti e condividete i vs. punti di vista. Non farlo farà il gioco di chi vuole tenervi sotto il suo tallone. Il blog e quanto di simile ci inventeremo, sarà la lente di ingrandimento sotto la quale tenere bene a fuoco l'operato dei nostri simpatici venditori di petrolato.
NO COMMENT
>> sabato 2 gennaio 2010
368 giorni dopo. A 2 giorni dal vento e a 3 da quello della memoria. Read more...
ULTIMO AVVISO
GUARDIAMO OLTRE

ANDATE A CIAPA' I RATT
>> mercoledì 30 dicembre 2009
" Non c'è più religione.........." diceva mia nonna qualche anno fa con fare solenne, quando gli capitava di prendere atto del comportamento di qualcuno che poco aveva a che fare con l'onestà, la dignità e l'onore, valori che dovrebbero essere anteposti a tutte le azioni che ognuno di noi, nel quotidiano, nel relazionarci con questa società a qualunque livello e in ogni dove, deve obbligatoriamente porre in essere. I fatti.Qualche giorno fa due miei amici, decidono di recarsi in una pasticceria della ns. città per consumare un caffè. Invogliati dal bell'aspetto delle pastine in esposizione, quelle piccole........., i mignon insomma, e con l'intento di riportarne qualcuna a casa, ne ordinano 3 che fanno incartare, o meglio, imbustare, unitamente ad un preziosissimo vassoietto di cartone, e ne ordinano altre 2 che mangeranno poi insieme ai caffè. Bene. Passano alla cassa e sorpresa.........scoprono che stanno per riportare a casa niente meno che un vassoio della casa finemente decorato(??) formato 12x18 o giù di lì, e bustina in carta impreziosita da stampe antiche (??)e incollata a mano, al prezzo stracciato di € 1.20.Tanto infatti la differenza tra i tre mignon da asporto (forse avranno incluso le spese di trasporto) e i due consumati sul posto.Il mio amico, che come tanti voleva lasciar perdere e come tanti soprassedere, ci ha ripensato e ha chiesto informazioni sul perchè di tali differenze alla ragazza che lo aveva servito al banco.Lei, con fare stupito quasi a voler dire" ma che cazz'vò stù morte de fame???? ", rispose che le tre erano da asporto, dando quasi per scontato il principio. Bèh....che dire..... se sono da asporto.......... . Mò che faccio? Disse l'amico mio! Je mene mò e arevodeche tutte o facce lu segnore???Ha fatte lu segnore.E ha fatto bene aggiungo io.Ha fatto bene anche a portarmi lo scontrino che vedete sopra questa mia considerazione e opportunamente ritoccato in quanto voglio conservare l'anonimato della pasticceria, affinchè con questo mio raccontare l'accaduto, gli facessi un pò di giustizia.. Quindi, 3 € per le tre preziose paste, 1.20 € per 2 delle stesse paste consumate sul posto e 1,80 € per i due caffè. Totale 6 € . Cosa vuoi di più per quella cifra, visto che la presa per il culo era gratis? Pensierino della sera. Ma voi pensate che a quei prezzi, il titolare stà a pensare a tutte quelle cazzate (per i tipi come lui)come l'onore, la dignità e l'onestà e chi più ne ha più ne metta?????Ma figuriamoci.Secondo me......conoscendolo......si starà vantando di aver venduto a due cretini un pezzo di cartone alla cifra di 1,20 € . Bah..... senz'altro è uno che il mestiere lo sa fare bene......... . E non mi riferisco a quello del pasticcere.
PINO
Uno degli ultimi è partito ieri, sulle ali di un soffio potente, spezzato a metà.Ne rimangono pochissimi di una certa età, uno dei pochi che mi ha visto bambino all'ombra della sua chioma a raccogliere i pinoli. Ieri ha voluto concedermi un ultimo saluto resistendo al vento fino ad un minuto prima che io passassi di lì.L'ho trovato disteso a terra, incredulo e ancora magnifico, sofferente, ma con grande dignità.Ha voluto che fossi io a guardarlo per l'ultima volta dall'alto in basso, quasi a ricordarmi come sia inutile affannarsi contro la vita, che alla fine è sempre lei che vince e che rimarrà solo il ricordo delle cose buone che abbiamo fatto, l'ombra, i pinoli, le pigne sul fuoco. Addio, Pino.
STRUZZI PARACULISTI
>> venerdì 13 novembre 2009
Mò v’adete stà!! Si astengano i paraculisti della loro vita e della vita degli altri nel “toccare” il Dr. Bruno. Se ai vigliacchi colpevoli della caduta della sua Giunta, guarda caso ancora su a “Palazzo” a rovistare tra la cacca,avessimo fatto terra bruciata intorno,NOI, francavillesi con il culo unto, sicuramente non avremmo da lamentarci OGGI per come vanno le cose. Perchè……., pensate forse che il cittadino non abbia la sua grossa fetta di responsabilità per quello che è successo al Dr. Bruno? Se è successo quello che è successo lo dobbiamo all’abitudine de “lu frangavillese” di stare a guardare dal balcone del suo falso orgoglio se anche oggi il sole splende e l’acqua del mare è bagnata. Mica può pensare di interessarsi alla politica cittadina con altruismo e senso di responsabilità!!La mattina si sveglia , si unge il sedere perbenino, ed esce di casa a fare finta di contare qualcosa. Fa su e giù lungo il viale, arriva alla Sirena, nessuno se lo fila(come al solito) e torna a casa tutto soddisfatto per la passeggiata. Bene, nulla è cambiato quindi tutto è a posto. Le piastrelle dei marciapiedi dalla stazione alla”Vedova” sono 9785, le cacche dei cani sono al loro posto come sempre, a disposizione, il consigliere con la “ c “ minuscola gli ha toccato il culo, ahh che soddisfazione. Quel che accade oggi accadeva anche in passato. Ed è stato così anche ai tempi dell’Amministrazione Bruno. La Giunta Comunale è sotto il ricatto dei vigliacchi palazzinari? Il Sindaco Bruno fatica a mantenere la maggioranza? Rischiamo di tornare alle elezioni e consegnare il paese ad una accozzaglia di ……………………… ?? (il termine definitelo VOI). E chi se frega!! E così, fregatene oggi e fregatene domani oggi ci ritroviamo, come usiamo dire, “n’ghe nà mane avande e une arrete”! Noi possiamo criticare quanto vogliamo i nostri beniamini di palazzo, ma vi dico di contro che fanno bene a prenderci a calci in culo. Siamo o non siamo noi, il popolo degli struzzi, grandi esploratori dei nostri orticelli profumati, l’impersonificazione vivente della vanificazione dello sforzo di quei pochi giusti che volevano un futuro per la loro città da tutt’altra parte dove invece oggi ci hanno precipitati? Una volta recitai: Ai posteri l’ardua sentenza. Sbagliato! Ho sbagliato. Non bisogna abbassare la guardia e affidarci al giudizio di chi verrà dopo di noi. Faremmo lo stesso sbaglio di quella generazione che ci ha preceduto e che è rimasta annientata. Basta guardare Francavilla. Pensare che mentre l’indottrinamento della politica durato 50 anni ci insegnava a temere “baffone”,(vera azione terroristica perpetrata istituzionalmente ai danni di un intero popolo), i furbi concittadini che ben conosciamo e qui ri-atterro a Francavilla, al grido “dalli ai comunisti”, e non sono un comunista, facevano i cassi loro. Quando Bruno, che non aveva bisogno, volle spezzare i giochini , fu cannoneggiato vigliaccamente. Alle spalle. Fine di uno dei rari e nobili esempi di amministrare onestamente il “bene comune”.Qui voglio fermarmi. La storia, quella storia, è entrata a far parte dell’ABC del PICCOLO IMBROGLIONE, noto libro di testo distribuito presso le nostre scuole elementari ad uso e istruzione di tutti i futuri amministratori della nostra città. Chiaro che non si sa ancora chi lo diventerà, ma non importa, qualcuno metterà a profitto quegli insegnamenti e curerà, quando sarà il suo momento, la riedizione successiva. E’ già successo e sta ancora succedendo. E dopo questo mio farneticare invano, esorto i miei concittadini struzzi per DNA, a prendere coscienza della loro condizione se di condizione si può parlare. Strappatevi di dosso i finimenti e le briglie, mordete la mano dei vostri domatori e se volete proprio strafare, pisciategli sui piedi. Alterius non sit qui suus esse potest, citando Cicerone.
IMMONDEZZAIO
FACCE COSI'
Cloro e pomodoro
>> venerdì 2 ottobre 2009
MONDO PLASTIFICATO
>> sabato 19 settembre 2009
Grave incidente stamane sul Viale Nettuno.Una macchina in fase di manovra di parcheggio ha investito l'ultimo turista determinandone finalmente l'estizione definitiva.Dopo gli estenuanti assalti di questi ultimi negli scorsi mesi, mirati a sovvertire le abitudini del sonnecchiante popolo di Francavilla, la singolare vicenda pone la parola fine alle operazioni di indottrinamento di cui siamo stati fatti oggetto involontari. Le unità di soccorso comunque accorse, non hanno potuto far altro che dichiarare il decesso del malcapitato per smembramento.Le copiose perdite ematiche sulla strada sono state prontamente rimosse da un setter irlandese richiamato dalla curiosità della folla vociante.Intrufolatosi tra le gambe degli astanti, si è lanciato sul succo di mirtillo rovesciato sulla strada e se lo è leccato tutto fino all'asfalto.Il proprietario, commosso da tanto altruismo, ha faticato non poco per allontanarlo. Il fabbro intanto, munito dei ferri del mestiere si dava fare con evidente affanno per districare i pezzi smembrati del manichino dal sotto-scocca dell'automezzo. All' arrivo dell'autorità finalmente soppraggiunte, il capannello di persone è stato rapidamente disperso favorendo le operazioni di rimozione del mammozzo da parte degli operatori della locale società incaricata della rimozione dei rifiuti, provvedendo così a rendere di nuovo il viale un luogo bello da vedere, da vivere, e soprattutto da attraversare.Il setter poco lontano abbaiando forte, manifestava tutto il suo disappunto visto che il succo di mirtillo non era della sua marca preferita. ORIENTATO?
>> venerdì 18 settembre 2009
IPOCRISIA E TRICOLORE

Estremamente avvilente per la mia persona è la constatazione di quanta ipocrisia possa celarsi nel cuore dell’ italiano quando, per interesse personale e solo per quello, nega l’evidenza anche alla propria coscienza. Posso capire tale atteggiamento quando deve fregare il prossimo, ma assumerlo per fregare sé stessi , lasciatemi usare un rafforzativo del concetto, è soprattutto vigliacco. Mi riferisco a tutti i cittadini dal libero pensiero di questa nostra Italia, mi riferisco a tutti gli italiani che almeno una volta si sono commossi alle prime note del nostro Inno Nazionale, anche allo stadio, perché no, mi riferisco a tutte quelle persone che appoggiano la mano sul petto quando Il canto degli Italiani o l’Inno di Mameli accende quel sentimento, tra i più nobili, che in passato ha spinto gli eroi al sacrificio estremo. Ha il potere di rievocare quasi tangibilmente ad ogni esecuzione, il giuramento di fedeltà alla nostra patria, quella che i nostri padri hanno voluto anche al prezzo del loro estremo sacrificio, combattendo valle dopo valle, al freddo, lontano dai propri affetti, con una unica speranza, quella del ritorno alla propria terra con la pace nel cuore, la stessa sulla quale consolidare le fondamenta della casa che avrebbe ospitato generazioni migliori della loro, che non avrebbe dovuto mai più pagare tributi di sangue ad alcuno. Oggi, a distanza di decenni ormai, quella casa vacilla. Il nord non è più quel qualcosa che sta più su e più vicino al polo nord e il sud di contro, che sta più giù. Qui la geografia non c’entra più nulla. Oggi si preparano le baionette e le bombe negli scantinati delle memorie evidentemente ammuffite e piene di ragnatele di uomini che hanno licenza di entrare nelle stanze del potere e per questo supportati da una parte della popolazione complice quanto loro di complottare contro la più nobile delle cause, il mantenimento della pace . Pensano di essere migliori geneticamente, pensano di sostenere l’economia sulle loro spalle, pensano di essere i preferiti del loro Dio che faranno rinascere probabilmente a Milano o Verona o………, pensano che andranno comunque assolti dalla storia, la nostra, se hanno dimenticato che la terra sulla quale camminano e sulla quale coltivano i frutti che sfamano i loro figli è intrisa del sangue delle migliaia di bravi ragazzi saliti 100 anni fa dal profondo sud a difenderli dallo “straniero” e che ci sono riusciti pagando un prezzo esorbitante, la loro stessa vita. Pensano di essere onnipotenti perché sono l’ago della bilancia della politica di oggi, pensano di essere eterni perché i loro compagni di coalizione li sostengono in questa loro teoria farneticante ignorando, gli stessi, che quando sarà sparato il primo colpo di fucile e un’ eroe del nord ucciderà un fratello pidocchioso del sud, la responsabilità sarà proprio la loro che hanno contribuito ad armare il braccio pur di continuare, costi quel che costi, a poggiare il culo sulla poltrona del comando. Pensano di poter pisciare impunemente sulla bandiera, la mia bandiera, l’identificazione di uno dei miei valori più sacri e pensano, altrettanto impunemente, anche di poter vituperare l’Inno Nazionale. Grandi pensatori, non c’ è che dire. Ma l’altra parte della coalizione, gli altri co-fondatori del POPOLO, che dicono? Che fanno? Come fanno a fare colazione tutti i giorni con questa gente, decidere insieme a loro le sorti del paese e a voltarsi dall’altra parte quando al Senatore del nord viene da pisciare? Mistero dei misteri. Ipocrisia e inciucio battono coerenza e orgoglio due a zero. Intanto il sud coerentemente, come sempre continua a contribuire in vite umane,6 , all’ orgoglio nazionale del popolo italiano. Il Senatore del nord i soldati li vuole a casa subito e promette che li rimpiazzerà con i maestri elementari del sud che non hanno superato gli esami orali in dialetto trevigiano.Ma toglietevi dalle palle, putridi servitori del sistema e dei vostri porci interessi.
SCARICO FOGNARIO O COSA?
>> mercoledì 16 settembre 2009
ARIDATECE IL SINDACO
Trovo il sito web del nostro beneamato Comune decisamente poco aggiornato.Questo per essere gentile.Se dovessi invece esprimermi con termini contrari a quelli della educazione e della gentilezza lo definirei squallido,senza nerbo ed inutile.Il perchè non lo dico.Dovete scoprirlo da voi.Una piccola chicca: andate nella casella di ricerca delle parole e digitate quello che volete.10 volte su 10 l'esito della ricerca sarà 0(zero)termini trovati, più precisamente" Non sono state trovate pagine con i termini di ricerca utilizzati.Provare con una parola o frase diversa". Il risultato sarà sempre zero, anche se proviamo a cercare il primo cittadino.Sono convinto che si possa fare meglio.
Read more...NON POSSO TACERE
>> martedì 8 settembre 2009
Disinstallatore di unghie incarnite.Risorsa gratuita.
Toc-Toc…c’è qualcuno che deve riferire su queste crepe??? Tutto regolare???
Niente paura,questo è un luogo distante dal centro cittadino circa 3 mt. I turisti la scorsa estate facevano la fila per fotografare il pregiato affresco.Per la prossima estate è intenzione trasferirlo al MUMI.
NON APRITE QUELLA PORTA
>> mercoledì 26 agosto 2009
E' il titolo di un famoso film horror e, in questo contesto, calca a pennello anche come titolo di questo post che vuole porre alla vs. attenzione la condizione di salute della porta sul mare del Palazzo Sirena.Cosa dire?.......Statevene ben lontani se ci tenete alla pelle.Se non vi casca addosso vi pungerà o vi taglierà tutto quello che vi appoggerete vicino.Anche il bambino, se non sarete ben accorti a tenerlo lontano dal suo raggio d'azione.Il commento ulteriore lo lascio a voi, l'esame di coscienza invece lo lascio a chi l' ha progettata. In ferro..............ma si può??
Read more...C'ERA UNA VOLTA IL CARNEVALE
>> venerdì 16 gennaio 2009
Premessa: non c'è ancora nulla che renda la notizia ufficiale. Le voci che si rincorrono in questi ultimi periodi a Francavilla al mare sono voci sulla possibilità che, per quest'anno, il Carnevale d'Abruzzo non si faccia per niente. Un brutto colpo per il turismo, ma sopratutto un brutto colpo per l'intera città che perde uno degli appuntamenti più importanti dell'anno che riesce a mobilitare migliaia di persone dopo le festività del ferragosto francavillese. Quali sono, dunque, le cause? Il sindaco ha ribadito ultimamente con fermezza che le casse comunale sono sofferenti, a rischio quindi anche la Mostra del fiore. Giuseppe Iacone, il papà fondatore del carnevale di Francavilla, sulle pagine del giornale di ieri (Il Centro 15/01/2009/ nds) ha manifestato tutta la sua preoccupazione perchè, a quanto pare, oltre alla mancanza della tradizionale sfilata dei carri allegorici, non sia nemmeno garantita la festa mascherata per le via cittadine! Iacone ha lanciato un messaggio a coloro che negli anni addietro, hanno partecipato alla realizzazione delle kermesse, affinché lo spirito del carnevale non si affievolisca, come accaduto sul finire degli anni '70. La prima edizione nel 1956 fu il frutto di poche persone che vollero animare l'inverno cittadino con una sfilata allora abbozzata: un disco volante circondato da marziani, il funerale di Carnevale, il re Carnevale e un gruppo di volontari infermieri. Nonostante l'esordio poco felice le edizioni si susseguirono con grande entusiasmo, acquistando sempre maggiore importanza e diventando nel 1981, dopo una sospensione di circa sette anni nel periodo di austerity ('74-'80), per dimensioni e pubblico partecipante il Carnevale d'Abruzzo. Chi vi scrive, sin da bambino, partecipava alla realizzazione delle opere in cartapesta. Ho avuto modo di conoscere i personaggi storici del Carnevale di Francavilla, Il dott. Domenico Basti, il prof. Raimondo Volpe, Vittorio "Pulone", i fratelli Enzo e Sergio Selvaggi, Peppe Iacone che tra l'altro è mio parente, l'intramontabile Gabriele Simoncini e Rocco De Medio "Lu Pap'" e tanti, tanti altri amici. Ebbene, ognuno di loro, nel piccolo, è riuscito a trasmettermi un po' del loro sapere. Mi dispiace che in questi ultimi anni non si sia potuta realizzare una struttura che possa accogliere meglio uomini e strutture. Il capannone e deposito dei carri, nelle vicinanze della stazione FF.SS. è ormai diventato fatiscente e molto pericoloso per chi vi lavora. Spero, da persona che ha avuto e che ha a cuore le sorti del carnevale, che questa pausa possa dare rilancio all'evento portando novità e sopratutto tanta voglia di continuare nel migliore dei modi una tradizione importante per la città in cui viviamo. Voglio concludere con il ricordo di una frase che, nei tanti giorni trascorsi al freddo del capannone a fare cartapesta, rimbombava tra un discorso di politica e l'altro: "Vù sapè na cose?". "Lu Carnevale jè l'uniche cosa serije di Francaville". GESU' FERITO
>> domenica 4 gennaio 2009



Preghiamo il Cristo tutti i giorni affinchè faccia qualcosa per noi, ci segnamo con la croce frettolosamente e ci raccomandiamo. Tutto questo lo facciamo da sempre e ci riesce bene. Se poi lo facciamo quando passiamo davanti a "lu crucefisse" di Salita S.Franco "vale" di più. Peccato però, che da sempre troppo presi dal nostro fervore religioso nel "chiedere" qualcosa, ci siamo dimenticati di guardarlo, quel povero Cristo! Lui è sempre là, da decenni, entra in sintonia con te ogni giorno che passi, ti dà conforto e ti ammonisce, non fa promesse, fa sempre quello che tu gli chiedi, ma secondo le sue regole. Ma in una cosa non è bravo: non sa farsi guardare. E noi da bravi opportunisti che siamo, lo accontentiamo. Invito tutti, con questa mia breve ed affettuosa premessa, cittadini di passaggio, i cittadini che contano, le autorità civili e religiose ad alzare la testa e guardare con attenzione quella immagine lignea(di legno, quindi deperibile) e notare le pessime condizioni in cui versa il nostro crocifisso. Si perchè qualcuno possa chiedersi che questa straordinaria opera sacra, essendo stata messa lì per qualche nobile ragione, potrebbe essere abbisognevole di un rapido e risolutivo intervento di restauro evitando così che l'attuale ed evidente decadimento dell'opera, possa diventare ostativo al nostro povero Cristo di poter continuare ad essere uno dei principali punti di riferimento, come lo è stato per noi, anche per le generazioni future. Vi invito quindi ad andare a verificare con i vostri occhi e ai più pigri voglio risparmiare la passeggiata pubblicando le foto che ho fatto recentemente.Ne ho fatte tantissime ma ne pubblico solo tre. Sono disponibile anche ad una raccolta fondi fatta in pubblica piazza, davanti alle chiese la domenica, tutto chiaramente fatto alla luce del giorno. Se le istituzioni di cui sopra non vorranno interessarsi, ritengo debba essere il cittadino a dover tutelare un bene che non è solo materiale. Se chi trova un amico trova un tesoro, figuriamoci cosa troveremo in fondo al nostro cuore quando ci ritroveremo davanti al nostro crocifisso e la cappelletta restaurati.















